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lunedì 4 dicembre 2017

Orzotto alla zucca e zafferano con mandorle e stracchino

Stamattina e mi sono svegliata e il primo pensiero che ho avuto è stato: "cavolo, è il primo lunedì di dicembre!"
Non che il primo giorno del mese non mi avesse fatto effetto, ma il lunedì ha sempre quel tono imperioso che mi costringe a fare il punto della situazione e a chiedere a me stessa: "Bene, da dove riparto ora?"
E in questo primo lunedì di dicembre sono voluta ripartire da qui, con una ricetta semplice, ma particolarmente "preziosa" per me, perché mi ha fatto scoprire, o meglio, ri-scoprire, due ingredienti che già conoscevo ma non avevo mai valorizzato abbastanza.
Il primo è l'orzo: l'avevo sempre considerato una sorta di fratello minore del farro, simile nella forma e nelle possibilità di utilizzo, con gli svantaggi di un sapore più delicato e di una cottura più lunga. Queste semplici considerazioni mi avevano portata a scegliere quasi sempre il farro nelle insalate e nelle zuppe, relegando l'orzo al ruolo di tappabuchi nelle situazioni di emergenza (che nella mia cucina sono più uniche che rare, vista la preoccupante inclinazione all'accumulo della sottoscritta ;-) ). 
Quando ho ricevuto il prezioso orzo perlato biologico della Monte Gemmo, però, mi sono dovuta ingegnare, ovvero scartabellare vecchie riviste e saltellare da una pagina web all'altra, che è il mio modo di cercare ispirazione :-P.
Leggendo questo meraviglioso post di Giulia ho scoperto che l'orzo, con una lenta cottura e un buon brodo vegetale, può diventare una validissima alternativa al riso nei risotti. Se il farro con la sua personalità tenderebbe a coprire tutti i sapori, l'orzo è perfetto perché li assorbe e li conserva con cura, rimanendo croccante: signori e signore, vi presento l'orzotto!
Il secondo ingrediente è lo zafferano: non avevo mai provato alcun interesse per questo misterioso fiore, perché nella mia testa lo associavo a quelle tristi bustine vendute a peso d'oro con uno strano odore, a metà tra il chimico e lo stantio, e un colore troppo intenso per essere naturale. 
Lo zafferano in pistilli purissimo Monte Gemmo è stato una svolta: aprendo il minuscolo barattolino ho scoperto che il VERO zafferano ha un odore dolcissimo, mielato e inebriante, capace di stravolgere completamente anche il piatto più comune, come l'orzotto alla zucca che vi propongo oggi.
Non preoccupatevi se non vedrete colorarsi istantaneamente il vostro orzotto (non è così che deve comportarsi uno zafferano naturale!), ma provate a chiudere gli occhi e a far lavorare il naso: non vi sentite già in pace col mondo intero?? ;-))
Se già conoscete lo zafferano potete capirmi, ma se invece, come me, non lo avete mai provato all'infuori delle classiche "bustine" spero proprio di avervi incuriosito: io gli ho già riservato il posto d'onore nella mia dispensa, in attesa di un'occasione speciale...
ORZOTTO ALLA ZUCCA E ZAFFERANO CON MANDORLE E STRACCHINO
Ingredienti per 4 persone:
280 g di orzo perlato Monte Gemmo
300 g di zucca butternut (già pulita)
1 scalogno
1,3 L di brodo vegetale
50-80 g di stracchino
3 cucchiai di parmigiano grattugiato
20 g di mandorle spellate e tostate
1/4 di cucchiaino di pistilli di zafferano purissimo bio Monte Gemmo
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva

1) Tritate finemente lo scalogno e soffriggetelo in 2 cucchiai di olio d'oliva per qualche minuto. Unite la zucca a cubetti, fate insaporire, copritela con un po' di brodo caldo e lasciate cuocere per 15 minuti.
2) Quando la zucca è morbida, schiacciatela grossolanamente con un cucchiaio di legno perché diventi cremosa. Aggiungete l'orzo perlato e portate a cottura, aggiungendo mano a mano il brodo caldo e mescolando spesso. Ci vorranno circa 35-40 minuti.
3) Polverizzate i pistilli di zafferano, schiacciandoli tra due fogli di carta forno.
4) Al termine della cottura aggiustate di sale, aggiungete lo zafferano e le mandorle e spegnete. Mantecate con lo stracchino e il parmigiano e servite immediatamente l'orzotto, decorando con qualche lamella di mandorla.
E. <3