martedì 15 maggio 2018

Pancakes di avena alle fragole, cocco e cioccolato

Maggio è senza dubbio il mese delle fragole.
Le aspetto tutto l'anno, come si aspettano le vacanze al mare o la fine delle scuole.
Guardo con sospetto le prime apparizioni di febbraio, che hanno l'aria pallida e debole di chi ha affrontato un lungo viaggio. Scruto circospetta le primizie, dal prezzo esorbitante e dal sapore acquoso e solo quando le vedo rosseggiare dappertutto, mi decido e faccio un passo avanti. Sono mie, finalmente!
Potrei vivere solo di fragole, in primavera, e non sono ancora riuscite a stancarmi. Ne tengo sempre da parte una vaschetta in frigorifero: sono la mia piccola certezza, da scoprire la mattina a colazione o in cui rifugiarmi dopo una giornata particolarmente stressante.
Sono così buone, e durano così poco che finisco per infilarle dappertutto: nella mia ciotola di yogurt mattutina, in un frullato nutriente, sopra una classica crostata e perfino in un'insalata un po' più "chic" del solito. Quando non le finisco semplicemente così, "pescando" direttamente dalla ciotola!
Stavolta però, sono riuscita a tenerne da parte qualcuna per provare qualcosa di nuovo.
E quando si tratta di sperimentare, la mia vena dolce fa da padrona ;-)
Dopo aver gironzolato a lungo su Instagram (mia croce e delizia degli ultimi tempi!) mi sono fermata qui, catturata da invitanti torrette di pancakes traboccanti di frutta e burro d'arachidi. 
Ho aspettato che arrivasse la domenica per alzarmi un po' più tardi del solito, tirare fuori tutti gli ingredienti e mettermi all'opera: il risultato è quello che vedete qua sotto, e potete ben immaginare come sia partita alla grande la giornata! ;-)
Anche se a molti potranno sembrare "strani" (Dove sono le uova? E il burro?? E i semi di lino cosa c'entrano?), sono riuscita a preparare dei pancakes perfettamente "funzionanti" anche senza tutti gli ingredienti classici, con il vantaggio di una buona dose di fibre, proteine e grassi "buoni". 
Nell'attesa di prepararli di nuovo, vi regalo la mia versione della ricetta di Taylor, sperando di convincere anche i più scettici... e mi raccomando, se li preparate, abbondate con il cioccolato!! ;-)
PANCAKES DI AVENA ALLE FRAGOLE, COCCO E CIOCCOLATO

Ingredienti per 8 pancakes:
1 cucchiaio di semi di lino macinati (7 g)
2 cucchiai di acqua (21 g)
25 g di farina di ceci
25 g di farina di avena integrale
10 g di farina di cocco*
1 cucchiaio di zucchero di canna
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 pizzico di bicarbonato
1/2 cucchiaino di cannella in polvere (o vaniglia, a piacere)
120-130 g di latte di riso (o latte a scelta)
olio di cocco q.b.

Per servire:
fragole fresche 
cioccolato fondente
scaglie di cocco
sciroppo d'acero, miele o concentrato di dattero 

* Si tratta di una farina finissima, chiamata proprio "farina di cocco", che assorbe moltissima acqua, e non del classico cocco grattugiato o cocco rapè. Io l'ho acquistata qui. Potete sostituirla con altrettanta farina d'avena, ma attenzione ai liquidi perché potrebbe servire meno latte!


1) In una ciotolina mescolate i semi di lino con l'acqua e lasciate riposare per almeno 10 minuti, finché non si formerà un gel.
2) A parte unite le farine, lo zucchero di canna, il lievito, il bicarbonato e la cannella. Aggiungete il gel di semi di lino e il latte di riso, mescolando bene con una frusta per non formare grumi.
3) Scaldate poco olio di cocco in una padellina. Quando è ben calda, versate un paio di cucchiai di impasto per formare il primo pancake. Aspettate che si formino tante bollicine sulla superficie prima di girarlo e terminare la cottura (circa 2-3 minuti per lato).
Continuate così fino a esaurire l'impasto.
4) Servite subito i pancakes ben caldi, decorando con fragole fresche a pezzetti, cioccolato fondente tritato, scaglie di cocco e abbondante sciroppo d'acero.
E. <3

venerdì 27 aprile 2018

Quiche al radicchio con pere, gorgonzola e noci

E con questa ho definitivamente ucciso la stagionalità... ma era troppo buona per finire dimenticata in fondo all'archivio, non credete? ;-)

QUICHE AL RADICCHIO CON PERE, GORGONZOLA E NOCI

Ingredienti per una quiche da 28 cm di diametro:
170 g di farina 0
30 g di farina di grano saraceno
50 g di olio extravergine d'oliva
70-80 ml di acqua fredda
1 cucchiaino di sale

1 scalogno
1 cespo di radicchio
1 pera matura (Kaiser o Abate)
6 noci
100 g di gorgonzola dolce
sale e olio extravergine d'oliva

1) Preparate la base della quiche. 
In una ciotola mescolate le due farine e il sale. Aggiungete l'olio e l'acqua e impastate energicamente fino ad ottenere una palla liscia. Avvolgetela nella pellicola e lasciatela riposare in frigo mentre preparate il ripieno.
2) Sciacquate il radicchio e tagliatelo a striscioline.
Affettate lo scalogno e fatelo appassire per qualche minuto in 2 cucchiai d'olio extravergine, quindi unite il radicchio e fatelo ammorbidire per una decina di minuti, aggiungendo un goccio d'acqua se necessario. Aggiustate di sale e spegnete.
3) Stendete l'impasto su un foglio di carta forno allo spessore di 2-3 mm, bucherellatelo con una forchetta e sistematelo nella teglia.
4) Distribuite il radicchio, il gorgonzola a pezzetti, le pere a fettine e le noci spezzettate.
Completate con un filo d'olio extravergine e richiudete i lembi di pasta.
5) Infornate a 180°C per 30-35 minuti, finché le pere non sono dorate e il guscio croccante.
Servite la quiche ben calda, oppure tiepida.
E. <3

martedì 17 aprile 2018

Insalata di pollo con riso rosso e dressing al mango per "Passiamole in rivista"

Approfitto di un raro momento di quiete per soffiare via il sottile velo di polvere che ho lasciato depositare qui nelle ultime settimane.
Che cosa avrai mai da fare, a 20 anni?? 
Me lo chiedo anch'io, tutti i santi giorni, quando la sera la lancetta sfiora la mezzanotte, io chiudo finalmente i libri, spengo le luci e i punta di piedi mi infilo nel letto, cercando di fare più piano possibile per non svegliare chi, saggiamente, ha chiuso gli occhi già da un pezzo.
Sarà la mia incurabile precisione, o il mio inesistente "senso del tempo", o la mia inesauribile voglia di fare mille e ancora mille cose... ma non c'è una sera in cui vada a dormire soddisfatta di quello che sono riuscita a fare nella giornata, anzi, mi sembra sempre di rincorrere un treno già partito che non ha intenzione di fermarsi.
Ieri sera, però, quando la lancetta ha accarezzato il 12, ho deciso che era giunto il momento di tornare qui, dove il tempo si ferma per un attimo, e le parole e le immagini fanno bene al cuore.

Stamattina vi accolgo con una ricetta a cui sono particolarmente affezionata: sia perché sorprendente e buonissima (provare per credere!), sia perché rappresenta la realizzazione in piccolo di un mio grande sogno: scrivere per una rivista!
E vi spiego subito il perché: questa stravagante insalata proviene dal numero di marzo della rivista inglese "Olive", e io l'ho realizzata per la rubrica "Passiamole in rivista" di MAG ABOUT FOOD, la rivista online nuova di zecca della Community dell'MT Challenge!!
Per la ricetta completa vi rimando direttamente alla rubrica, dove potrete trovare tante altre proposte, tratte dalle riviste anglosassoni del mese scorso e reinterpretate a regola d'arte da altre blogger come me.
Correte subito a sfogliare Mag About Food! ;-))

E. <3

martedì 20 marzo 2018

"L'Afternoon tea" per l'MTC n°71

Ovvero gli Inglesi, e le loro strane abitudini!
Che andassero pazzi per il tè a qualsiasi ora del giorno e della notte era cosa certa e risaputa… ma voi sapevate che cosa fosse il vero “Afternoon tea”?
Io lo ignoravo fino a pochi giorni fa, quando ho scoperto il tema della sfida di marzo targata MTC, ed è stato scoprire un mondo! Se vi ho incuriosito, mettetevi comodi - gradite una tazza di tè? ;-) e iniziamo dal principio.
Le origini dell’Afternoon tea risalgono ai primi del ‘900, quando la Duchessa Anna di Bedford, insoddisfatta dei soli due pasti al giorno che venivano solitamente consumati, iniziò a farsi servire verso metà pomeriggio una tazza di tè accompagnata da qualche piccolo snack. Piano piano iniziò ad invitare parenti e amici, e il tè del pomeriggio divenne un vero e proprio evento mondano che si diffuse tra la nobiltà.
Insomma, da spuntino spezzafame a vero e proprio pasto sostitutivo della cena, in cui viene servito ogni ben di Dio: dai classici biscottini burrosi (il nome shortbread vi dice niente?), agli scones, piccoli paninetti farciti con burro o clotted cream e marmellata. E poi torte di ogni sorta, dalla Victoria Sponge alla Madeira cake, passando per loaf, 4/4 e fruit cakes. E per non farci mancare nulla, c’è anche il salato: rappresentato dai sandwiches, ovviamente!
Last but not least: il tè, di tutte le tipologie possibili e immaginabili, con aggiunta di zucchero, limone o latte, quest’ultimo rigorosamente dopo che il tè è stato versato.
Che meraviglia, non è vero? Altro che brunch, altro che happy hour… una cena tutta a base di dolci!! Mi verrebbe voglia di fare le valigie e partire subito per conoscere più da vicino questo magico rito. Ma visto che, ahimé, non è possibile (o almeno nel futuro più prossimo), perché non provare a ricreare in casa un Afternoon tea in perfetto stile British?
Allora sono corsa in cucina, ho preparato burro, zucchero e uova, ho tirato fuori qualche vassoio e cucchiaino argentato, ho scambiato un rene con una coppia di tazzine da tè di porcellana inglese e ho messo l’acqua a bollire, pregustando il mio primo vero tè pomeridiano.
Ho preparato un loaf un po’ insolito, a metà strada tra la carrot cake e un fruit cake, a cui richiama lo zenzero candito nascosto nell’impasto. Accanto al cake c’è un piattino di semplici scones ai semi di papavero e scorza di limone, da accompagnare con un velo di burro e una generosa cucchiaiata di marmellata di mandarini e vaniglia, preparata quest’inverno.
Per accompagnare il tutto non potevo che scegliere un tè nero English Breakfast, uno dei miei tè preferiti (per la cronaca è una miscela di tè provenienti da Assam, Ceylon e Kenya, dal gusto ricco, robusto e intenso), aromatizzato con scorza di agrumi che richiamano la marmellata e smorzano la dolcezza del cake.
La tavola è pronta, mancano solo gli invitati... e voi cosa aspettate??

Con questa ricetta partecipo alla sfida n°71 dell'MTC, a tema "L'Afternoon tea", di Valeria Caracciolo, dal blog Murzillo Saporito:
HAZELNUT AND CANDIED GINGER CARROT CAKE LOAF + LEMON POPPY SEED SCONES 
(Cake alle carote con nocciole e zenzero candito + Scones al limone e semi di papavero)

Ingredienti per un cake da 18-20 cm:
2 uova
120 g di zucchero di canna
160 g di carote grattugiate (circa 220 g con la buccia)
80 g di olio di semi d'arachide
130 g di yogurt bianco
40 g di farina di nocciole
120 g di farina di farro bianca
50 g di farina 00
50 g di zenzero candito a piccoli pezzetti
1/2 bustina di lievito per dolci

1) Pelate e grattugiate finemente le carote, quindi ponetele in un colino e strizzatele per eliminare l'acqua in eccesso (io ho ottenuto circa 120 g di carote).
2) Montate le uova con lo zucchero di canna, aggiungete l'olio a filo e lo yogurt, continuando a montare. 
3) Unite le carote, le nocciole, le farine setacciate con il lievito e mescolate bene.
Infine unite lo zenzero candito, mescolando delicatamente con una spatola per incorporarlo al resto.
4) Versate l'impasto in uno stampo da cake rivestito di carta forno e infornate a 170°C per 50-55 minuti.
Lasciate raffreddare completamente il cake prima di tagliarlo a fette.

Ingredienti per una teglia di scones:
225 g di farina autolievitante
40 g di burro 
100 g di latte circa
25 g di zucchero semolato
1 uovo
15-20 g di semi di papavero (a seconda dei gusti)
scorza grattugiata di 1/2 limone biologico

1) In una ciotola unite la farina, il lievito e il burro a dadini e lavorate con le dita per ottenere un composto sabbioso. Aggiungete lo zucchero, i semi di papavero e la scorza del limone.
2) Sbattete l'uovo in una tazza graduata, quindi aggiungete il latte fino ad arrivare ad una quantità di liquidi di 150 ml circa, mescolate e tenete da parte 1-2 cucchiai del composto, che  servirà per lucidare gli scones prima della cottura.
3) Aggiungete gradualmente il composto liquido agli ingredienti secchi e mescolate: l'impasto dovrà risultare ancora morbido e appiccicoso.
4) Versate l'impasto su una spianatoia infarinata e, aiutandovi con altra farina, stendetelo a uno spessore di circa 2 cm.
5) Ritagliate gli scones con un tagliabiscotti rotondo (preferibilmente liscio) dal diametro di 5 cm: è importante schiacciare lo stampino sull'impasto senza ruotarlo, altrimenti lo scone non crescerà come dovrebbe in cottura.
6) Disponete gli scones su una teglia foderata di carta forno, spennellateli con il liquido tenuto da parte e cuocete per 10-15 minuti a 200°C, finché saranno ben cresciuti e dorati.
7) Tagliateli a metà e farciteli con un velo di burro e un cucchiaino di marmellata.
Per servire:
Burro
Marmellata di mandarini e vaniglia fatta in casa
Tè nero English breakfast agli agrumi:
Io ho prelevato la scorza di 2 arance, 1 pompelmo e un limone non trattati (facendo attenzione a non prendere la parte bianca), l'ho tagliata a striscioline e le ho lasciate essiccare per alcuni giorni all'aria.
Ho messo a bollire l'acqua (meglio se filtrata o in bottiglia), e quando ha raggiunto il bollore l'ho versata sulle foglie di tè e le striscette di scorza d'agrumi (polverizzate, pestate al mortaio o anche intere) e ho lasciato in infusione per circa 5 minuti.
Prima di servire il tè l'ho filtrato, per eliminare scorzette e foglie.
A me piace amaro, quindi non ho aggiunto zucchero, e l'ho gustato con un goccino di latte, aggiunto alla fine, a temperatura ambiente, come una vera signora British ;-)
E. <3

giovedì 15 marzo 2018

Farro con broccoli, pomodori secchi e pecorino romano

Qualcosa sta cambiando nell'aria.
Me ne sono accorta una di queste mattine, uscendo in bicicletta come al solito per andare a lezione. C'era una luce diversa che danzava sui palazzi e non ho sentito il bisogno di nascondere il naso nella sciarpa e incurvare le spalle, come faccio di solito per ripararmi dal gelo. Anzi, me ne andavo in giro con il collo ben dritto e il naso all'insù, a dispetto delle allergie, e per un attimo mi è persino sembrato di sentire il profumo del mare...
Qualcosa sta nascendo nella terra e sotto la scorza del legno, e anche se è così ogni anno, dall'inizio del mondo, la prima gemma ogni volta è uno stupore nuovo, un nuovo inizio.
Quest'anno ho bisogno più che mai della primavera, dopo un inverno interminabile e frenetico allo stesso tempo. 
Ma ho anche bisogno che il cambiamento sia graduale, e non posso che partire dalla cucina, facendo spazio piano piano alle primizie della stagione e rispolverando ricette più fresche e colorate.
Più o meno quello che è successo qualche giorno fa quando, trovandomi tra le mani uno degli ultimi broccoletti della stagione e non volendo trasformarlo in una delle solite zuppe, ho deciso di unirlo agli ultimi pomodori secchi rimasti dalla vacanza in Puglia della scorsa estate. 
Qualche acciuga, un pizzico di peperoncino e una grattata di pecorino romano hanno completato il quadro, e in quattro e quattr'otto è nato un piatto incredibilmente buono e saporito, che mi ha lasciato in bocca il sapore del mare e addosso una stratosferica voglia di sole... ;-)

FARRO CON BROCCOLI, POMODORI SECCHI E PECORINO ROMANO
Ingredienti per 4-5 persone:
300 g di farro perlato
1 broccolo verde (circa 350 g)
50 g di pomodori secchi
1 cucchiaino di pasta d'acciughe (o 6 filetti di acciughe sottolio)
1 pizzico di peperoncino secco
sale e olio extravergine d'oliva


1) Mettete in ammollo i pomodori secchi in acqua tiepida per una decina di minuti. Asciugateli e tagliateli a listarelle.
2) Separate le cimette del broccolo dai gambi, sciacquatele delicatamente e cuocetele al vapore per una decina di minuti: devono rimanere croccanti. Passatele subito sotto l'acqua fredda per fermare il colore, poi dividetele a metà o in quarti.
Non buttate i gambi: potete frullarli con olio evo e parmigiano ottenendo una deliziosa salsina con cui condire la pasta, oppure potete aggiungerli a una zuppa, 5 minuti prima della fine della cottura.
3) Cuocete il farro perlato in abbondante acqua salata per 15-16 minuti (al dente). Scolate e tenete da parte.
4) In una padella scaldate un filo d'olio extravergine d'oliva, aggiungete il peperoncino, le acciughe e i pomodori secchi. Quando le acciughe si saranno sciolte, unite i broccoletti e lasciateli insaporire per pochi minuti. Unite anche il farro per qualche minuto e spegnete.
5) Servite ben caldo, con abbondante pecorino romano grattugiato.

E. <3

giovedì 8 marzo 2018

Quinoa con cavolfiore arrostito, mandorle e melagrana

E' passata a farci visita la neve, una breve parentesi di silenzio e torpore. 
Ho sempre l'impressione che ci colga impreparati, nonostante il meteo, ogni anno più preciso, ci abbia tolto anche quella piccola sorpresa.
E’ incredibile come ogni faccenda più impellente diventi improvvisamente secondaria, tanto da essere rimandata a “dopo il disgelo”… che viene quasi da chiedersi se sia davvero indispensabile, tutto il resto dell’anno, correre in quel modo.
Stavolta la neve mi ha colta impreparata mentre scattavo qualche foto frettolosa a un’insalata di quinoa, arrampicata su una sedia in bilico tra il tavolo e il frigorifero, litigando con la luce troppo scarsa delle mattine d’inverno.
Un rapido sguardo alla finestra, giusto il tempo di infilare la quinoa nello zaino e via di corsa a lezione, sotto la tormenta, con il sorriso stampato in faccia di chi vede un miracolo compiersi sotto i propri occhi…
L’idea di questo piatto viene dal meraviglioso libro “Naturalmente buono” di Marta e Mimma, autrici del blog omonimo e altrettanto meraviglioso. Mi ha letteralmente spalancato un mondo, quello della cucina vegana, integrale e “alternativa”, che a dispetto di ogni pregiudizio si è rivelata interessante, coloratissima e varia.
Pagina dopo pagina ho scoperto ingredienti sconosciuti e accostamenti insospettati: non li ho ancora messi alla prova tutti, ma state certi che ne sentirete ancora parlare qui sul blog!
Intanto iniziamo da questa insalata?

QUINOA CON CAVOLFIORE ARROSTITO, MANDORLE E MELAGRANA

Ingredienti per 4:
200 g di quinoa
120 g di lenticchie nere Beluga (già cotte)
1/2 cavolfiore
due manciate di mandorle 
chicchi di melagrana
sale, pepe, noce moscata q.b. 
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva

1) Preparate il cavolfiore: eliminate le foglie esterne*, separate le cimette, sciacquatele e tagliatele a fette spesse 1 cm. Sistemate il cavolfiore su una teglia foderata di carta forno, condite con sale, pepe, noce moscata e olio extravergine d'oliva. Arrostitelo in forno già caldo a 180°C per 20 minuti, finché non è morbido e dorato.
2) Sciacquate bene la quinoa e cuocetela in acqua salata per 10-12 minuti. Scolate e tenete da parte.
3) Tostate le mandorle nel forno caldo per 5-10 minuti, quindi tagliatele a lamelle.
4) Suddividete nei piatti la quinoa e le lenticchie scolate e sciacquate. Unite il cavolfiore arrostito, le mandorle e i chicchi di melagrana. Completate con un filo d'olio extravergine d'oliva.

*Mi dicono che le foglie esterne del cavolfiore sono deliziose se aggiunte a una zuppa... proverò e vi farò sapere ;-)

E. <3 

mercoledì 21 febbraio 2018

Vellutata di finocchi e patate al limone

Sono tornata.
Ho aspettato a lungo prima di scrivere questo post, le dita sospese sulla tastiera, indugiando sulle parole che fanno fatica a venire fuori, dopo tanto tempo.
Ho cercato invano "una scusa" per tornare, come quando hai voglia di andare a trovare un'amica che non vedi da tanto tempo e prepari una torta, sperando che farina, zucchero e uova riescano a raccontare per te tutto quello che non riuscirai mai a dire.
Ma l'unico motivo che sono riuscita a trovare è che qui mi sento a casa.
Avrei voluto accogliervi con un dolce profumato di cannella o un barattolo di croccanti biscotti, di quelli che riescono a scaldare i pomeriggi invernali e a far partire le giornate con il piede giusto... ma per questa volta dovete accontentarvi di una semplice vellutata, così semplice da stupirmi ogni volta di quanto sia buona, specialmente dopo una giornata grigia e stancante.
Ve la racconto in due parole, insieme a queste foto a cui tengo particolarmente, perché scattate al volo durante un pranzo "in famiglia", a una fin troppo paziente sorella... ;-))

VELLUTATA DI FINOCCHI E PATATE AL LIMONE
Ingredienti per 4:
4 patate piccole (400 g circa)
3 finocchi grandi (800 g circa)
1 limone non trattato
Timo fresco
Sale, pepe, olio extravergine d'oliva

1) Lavate e sbucciate le patate, tagliatele a tocchetti.
Lavate i finocchi, privateli delle estremità superiori e tagliateli prima a metà, poi a fettine spesse 1 cm.
2) Mettete finocchi e patate in una pentola capiente, aggiungete le foglioline di timo fresco e coprite di acqua o brodo vegetale. Portate a bollore e lasciate cuocere per 20 minuti circa, finché le verdure non sono tenere.
3) Frullate le verdure con il mixer a immersione, aggiungendo acqua di cottura quanto basta. Prima di servire condite con sale, pepe macinato al momento, succo di limone e un giro d'olio extravergine d'oliva.
A prestissimo,
E. <3

martedì 2 gennaio 2018

Mezzelune di farro ai lamponi, cocco e cioccolato fondente

Allora, come avete passato queste feste? Mangiato, bevuto, dormito, scartato regali? 
Sfido chiunque a dire di no, me compresa!
Ecco, forse sul versante sonno c'è ancora un po' da lavorare... ma giuro che "dormire" è in vetta alla classifica dei buoni propositi per questo nuovo anno che comincia ;-)
A proposito di buoni propositi... non ridete, ma io la mia lista l'ho già stampata in mente. So bene che, come ogni anno, verrà dimenticata nel giro di pochi giorni, ma pensarla mi aiuta a fare il punto della situazione e a ripartire con un pizzico di carica in più.
Non c'è neanche bisogno di dire che la buona metà di questi propositi riguardano il cibo: cattive abitudini che vorrei lasciarmi alle spalle, ricette da testare e pubblicare, infinite idee da mettere in pratica...
Ma quando tutte le buone intenzioni e nemmeno l'ennesimo caffè aiutano, per ripartire alla grande c'è bisogno di un buon dolcino fatto in casa, meglio ancora se semplice e rapido da preparare tra i mille impegni che, ne sono certa, si staranno già affollando in questi primi giorni del 2018.
Prendete delle buone gallette di farro, per esempio, e quella tavoletta di cioccolato che non manca mai in dispensa, aggiungete qualche cucchiaio di marmellata - la vostra preferita va benissimo! - e per finire una spolverata di cocco candido come la neve, che fa subito atmosfera... 
Lo so che in questo periodo ne avrete abbastanza di dolci, e avreste preferito una zuppetta di verdure o un centrifugato purificante, ma ci sarà tempo anche per quelli, non temete!
Per quanto mi riguarda, "le feste" non sono ancora finite, e voglio godermi ancora per un po' quest'atmosfera: le colazioni più lunghe del solito, le cene in compagnia, le visite inaspettate e, ovviamente, i dolcini come queste mezzelune, da preparare in un attimo e portare in tavola per accompagnare le chiacchiere, i brindisi e le risate che fanno tanto bene al cuore... ;-)
Vi lascio finalmente alla non-ricetta di queste dolci mezzelune e vi auguro tutto il meglio per questo nuovo anno: non di realizzare tutti i vostri sogni, ma di trovarne sempre un altro verso cui camminare e per il quale lottare e vivere ogni giorno al mille per mille!!
MEZZELUNE DI FARRO AI LAMPONI, COCCO E CIOCCOLATO
Ingredienti per 8 mezzelune:
8 gallette di farro Monte Gemmo
8 cucchiai di confettura di lamponi
cioccolato fondente q.b.
cocco rapè q.b.

Sciogliete il cioccolato fondente a bagnomaria.
Tagliate a metà ciascuna galletta.
Ricoprite con il cioccolato fuso un solo lato delle mezzelune, aiutandovi con una spatolina, quindi cospargetele con il cocco e lasciatele asciugare su un foglio di carta forno.
Appena prima di servire, farcite le mezzelune due a due con un cucchiaio di confettura di lamponi.

Un grande abbraccio,
E. <3