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martedì 16 maggio 2017

Falafel di piselli con salsa tzatziki


Maggio, il cuore della primavera...non vi sembra il mese della rinascita?
In questi giorni sento sempre più forte il bisogno di rinascere anch'io, insieme agli alberi dei viali che ogni giorno mi vedono sfrecciare in bicicletta - in perenne ritardo - o alle erbe selvatiche del piccolo giardino, che continuano a crescere indisturbate dopo le piogge degli ultimi giorni.
Non cerco ricette della felicità a breve termine.
Ho bisogno di ripartire dalle cose che amo e che mi fanno stare bene, semplicemente.
Dalle passioni che mi spingono a socchiudere gli occhi e a spalancare le persiane la mattina, quelle che non risparmiano fatica e sacrifici, ma di cui ormai non riesco più a fare a meno.
La cucina, in primis, poi la fotografia, gli studi, e questo appuntamento settimanale che è un momento per guardarsi dentro e insieme una finestra sul mondo.
Piccole, ma solide, fondamenta su cui costruire piano piano tutto il resto, un mattoncino alla volta, senza lasciarmi prendere dalla foga delle cose da fare, ma gustando ogni singolo istante.
Ultimamente qualcosa sta cambiando anche in cucina: ormai i miei pasti sono per lo più a base vegetale, ricchi di frutta e verdura, spesso locale, quasi sempre di stagione, di cereali integrali e frutta secca. 
Sento sempre di più il bisogno di tornare alla natura, di preparare il mio pane in casa, e il dolcetto settimanale a cui non riesco proprio a rinunciare, scegliendo ingredienti meno raffinati possibile, spesso biologici, con un occhio alla qualità.
Ciò che non è cambiato è quella curiosità e la voglia di sperimentare che mi hanno spinto ad avvicinarmi alla cucina, e se non avessi il limite del tempo sarei sempre lì a spignattare, provare e... assaggiare ;-)
La ricetta che vi propongo oggi è stata il pranzo della scorsa domenica, il mio prototipo di pasto perfetto che vorrei tutti i giorni: nutriente ma leggero, fresco e coloratissimo!
I falafel sono delle polpettine tipiche della cucina mediorientale, a base di legumi come ceci, fagioli o fave, arricchite da spezie e aromi. 
Questa versione viene dal blog "Green Kitchen Stories" - blog straordinario di cucina vegetariana, nonché una delle mie principali fonti di ispirazione in questo momento ;-) (qui la ricetta originale).
Le modifiche che ho apportato sono state davvero minime: come c'era da aspettarsi ho eliminato l'aglio perché non lo amo, ma voi non seguite il mio esempio...dicono che dia una marcia in più a robine come queste ;-)
La chiudo qui perché mi sono dilungata anche troppo per oggi...posso consigliarvi solo di provarli di persona :-P
FALAFEL DI PISELLI CON SALSA TZATZIKI ALLA MENTA (Ricetta tratta da qui)
Per i falafel (16 circa):
150 g di piselli sgusciati
150 g di ceci cotti 
1 scalogno
2 cucchiai di farina di ceci
2 cucchiai di semi di girasole
5 foglie di menta
un ciuffo di prezzemolo
1 cucchiaio di succo di limone
1 cucchiaio di semi di cumino
1 cucchiaino di sale
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva

1) Riunite nel mixer tutti gli ingredienti eccetto l'olio e frullate grossolanamente finché non ottenete un composto granuloso.

2) Con le mani unte d'olio formate 16 polpettine circa, schiacciatele e disponetele su una teglia foderata di carta forno.
3) Cuocete i falafel in forno a 200°C per 20 minuti, girandoli a metà cottura.

Per le carote arrostite al miele e paprica:
1 carota
1 cucchiaino di miele
paprica dolce 
1 cucchiaino di semi di cumino
sale e olio extravergine d'oliva

Tagliate le carote a bastoncini e trasferitele su una teglia.

Cospargetele di olio, sale, miele, cumino e paprica e mescolate bene con le mani per distribuire gli aromi.
Cuocete a 200°C per 15-20 minuti.

Per la salsa tzatziki alla menta:

120 g di yogurt greco
1/2 cetriolo
2 cucchiai di succo di limone
3/4 foglie di menta
un pizzico di sale
1/2 spicchio d'aglio (facoltativo)

Frullate tutti gli ingredienti nel mixer. Regolate di sale o di limone e tenete da parte.


Per servire:

1/2 cetriolo,  a fettine
7-8 pomodorini, in quarti
1 fungo champignon, a fette sottili

Servite i falafel ben caldi, accompagnati dalle verdure, dalle carote arrostite e dalla salsa tzatziki.

E. <3

mercoledì 18 maggio 2016

Insalata di ceci e piselli con asparagi, feta e speck

Parlavamo di stagionalità nello scorso post o sbaglio? ;-)
Parlavamo di fragole, e di come ormai nella mia cucina siano sinonimo di primavera... Ma insieme alle fragole non può mancare il verde brillante dei piselli freschi - così freschi che amo sgranocchiarli anche così, appena sgusciati - e degli asparagi selvatici, raccolti e regalati da qualche amico. 
Pochi altri ingredienti ed è nata questa insalata molto primaverile, da gustare tiepida o fredda per un pranzo semplice, leggero, molto "comfort food" e persino salutare! 

INSALATA DI CECI E PISELLI CON ASPARAGI, FETA E SPECK
Ingredienti per 4:
200 g di ceci secchi (400 g già cotti)
160 g di piselli puliti (500 g freschi)
100 g di asparagi puliti
100 g di feta
50 g di speck
menta fresca a piacere
sale, pepe e olio evo q.b.
aceto balsamico (facoltativo)

1) Mettete a bagno i ceci per 24 ore. Quindi scolateli e cuoceteli in acqua bollente salata per un'oretta circa.  
2) Tagliate la feta a cubettini e lasciatela marinare per almeno mezz'ora con sale, pepe, abbondante olio d'oliva e foglie di menta fresca spezzettate (a piacere).
3) Pulite gli asparagi e sgusciate i piselli.
Sbollentate separatamente: i gambi degli asparagi per 5 minuti, le punte per 2 minuti e i piselli per 4 minuti in acqua salata. Scolateli e passateli rapidamente sotto l'acqua fredda.
Tagliate i gambi a pezzetti di 1-2 cm circa.
4) Riunite in una ciotola i ceci, gli asparagi, i piselli, la feta, lo speck a fettine e le mandorle.
Aggiustate di sale e pepe e completate con un filo d'olio extravergine d'oliva.
Se piace potete aggiungere anche l'aceto balsamico.

Alla prossima!
E. <3

mercoledì 17 febbraio 2016

Quiche con farina d'orzo ai funghi, piselli e prosciutto cotto

"C'è nessuno?" Disse il neurone solitario nel mio cervello. 
Dopo quasi un mese di silenzio culinario rieccomi qua... anche se mi sembra che non sia passato un giorno dall'ultimo post, e a voi? :D
In effetti nel frattempo di cose che si sono messe tra me e il blog ce ne sono state parecchie: impegni scolastici (ma va'?), nuovi impegni, ricorrenze, disguidi, malattie... Insomma, per tutti i gusti, ma non credete che mi sia dimenticata di questo blogghino, ormai giunto al suo nono mese di vita ;-) 

Innanzitutto perché ho capito che senza pasticciare, fotografare e scrivere proprio non riesco a starci, e se anche quei venticinque lettori diventassero quattro o due o nessuno, io sapete che farei? Continuerei a venire qui per pasticciare, fotografare, sorridere e raccontare. :-))
E non credete nemmeno che in questo mese io abbia smesso di cucinare! Anzi, ho iniziato a cucinare cose per me prima impensabili, cheesecake o cupcakes tanto per farvi un esempio (vi ricordo che la signorina sottoscritta odia burro-panna-mascarpone-dolcitroppodolci eccetera)...ma chi se ne importa di fissazioni stupide, quando c'è qualcuno che apprezza e per cui vale la pena fare tutto questo? ;-)
E quindi rieccomi qua, sempre piena di idee, sogni e progetti in testa... anche se non basta il tempo per raccontarveli tutti, mi accontento di lasciarvi uno sbuffo di farina o il profumo di una torta, nell'attesa che arrivi l'estate! :-))
Già che stiamo parlando di torte e farine, approfitto per raccontarvi la ricetta di oggi: una quiche semplicissima, da preparare in un baleno con pochi e semplici ingredienti, ma realizzata con una farina speciale... Una farina macinata a pietra che proviene dalle mie amate colline marchigiane, e che ha regalato un profumo unico a una ricetta così semplice ;-)
Così, grazie all'Azienda Agricola Monte Gemmo, ho scoperto un nuovo ingrediente per le mie ricette: una farina d'orzo macinata a pietra, a km 0 e pure biologica...avrei potuto chiedere di più?? ;-)
Se volete saperne di più sull'Azienda, o anche solo godervi qualche meraviglioso scatto delle colline marchigiane, vi lascio il link del sito ufficiale e della pagina facebook, dove troverete non solo farine, ma anche e soprattutto legumi speciali, gallette e persino zafferano, coltivato e raccolto con tanta cura!
Vi lascio alla ricetta, buon mercoledì (per me è sempre un giorno critico, lì in mezzo alla settimana!)... e a prestissimo, giuro!!! :-*
QUICHE CON FARINA D'ORZO AI FUNGHI, PISELLI E COTTO
Ingredienti per una quiche da 24 cm
100 g di farina d'orzo macinata a pietra Azienda Agricola Monte Gemmo
150 g di farina 00
100 ml d'acqua fredda
4 cucchiai di olio evo
1/2 cucchiaino di sale

3 funghi freschi (champignon)
150 g di piselli surgelati
250 g di ricotta (o altro formaggio cremoso)
2 uova
3 fette di prosciutto cotto
Prezzemolo fresco
Sale, pepe e olio evo q.b.

1) Mescolate le due farine e il sale in una ciotola, aggiungete l'olio e l'acqua poca alla volta, mescolando con una forchetta. Finite di impastare a mano, finché l'impasto si presenta omogeneo e consistente. Avvolgetelo nella pellicola e fatelo riposare in frigo per un'oretta.

2) Scottate i piselli per 5 minuti in acqua bollente con un pizzico di sale. Scolateli e passateli sotto l'acqua fredda.

3) Affettate i funghi sottilmente e fateli saltare in padella con un filo d'olio e un pizzico di sale per circa 6-7 minuti. Spegnete e aggiungete il prezzemolo tritato.

4) In una ciotola sbattete le uova, aggiungete la ricotta e amalgamate il tutto. Aggiungete anche i piselli, metà dei funghi e mescolate delicatamente.

5) Rivestite con la pasta brisé uno stampo da crostata da 24 cm di diametro, poi bucherellate il fondo e le pareti con una forchetta.

6) Sistemate le fette di prosciutto cotto sul fondo della quiche, versate sopra il ripieno e distribuite sulla superficie i funghi rimasti.
Infornate a 180° statico per circa 30-35 minuti, oppure a 160° ventilato per 20 minuti. In ogni caso il ripieno deve risultare sodo, asciutto e dorato.
Lasciate raffreddare la quiche una decina di minuti prima di tagliarla a fette e servire: è ottima appena fatta, ma si conserva benissimo fino al giorno dopo!
 ;-) E. <3

giovedì 18 giugno 2015

Sformatini ai fiori d'acacia, piselli e mentuccia



Errare umanum est, dicevano i latini.
Sed perseverare, diabolicum!
Ed io persevero diabolicamente con i fiori dell'acacia, approfittando della vostra pazienza... Non è stagione, lo so, ma ogni lasciata è persa, no? E mi dispiacerebbe davvero far cadere nel dimenticatoio questi deliziosi sformatini!
L'idea mi è venuta da una ricetta di Rossella, che prevedeva semplicemente una base di uova e farina, arricchita da piselli e caprino e aromatizzata con delle erbette fresche. Io ho fatto qualche piccola modifica, ma se vi va, vi consiglio di andare a sbirciare anche l'originale, perché merita davvero! :-)
Questi sformatini sono perfetti per una cena leggera, accompagnati da un'insalata fresca, oppure li vedrei bene tagliati a quadrotti, come antipasto, insieme ad un tagliere di formaggi.
Allora, se li provate, mi fate sapere se vi sono piaciuti? ;-)

SFORMATINI AI FIORI DI ACACIA, PISELLI E MENTUCCIA



Ingredienti per 4 persone:
4 uova
30 g di farina 00
1 bicchiere di latte
90 g di pecorino
50 g di piselli (freschi, già sgusciati, o surgelati)
30 g di fiori di acacia puliti
due manciate di foglioline di mentuccia
4-5 foglie di basilico
1 cucchiaio di erba cipollina essiccata
mandorle a lamelle (o pinoli)
sale e pepe q.b.

Accendete il forno a 180°.
Sbollentate i piselli in acqua salata per circa 5 minuti, scolateli e passateli sotto l'acqua fredda.
Sbattete in una ciotola le uova con il latte, il sale e il pepe; aggiungete la farina setacciata e mescolate bene.
Aggiungete il basilico spezzettato, la mentuccia, l'erba cipollina, i fiori, i piselli e infine il pecorino grattugiato con una grattugia a fori larghi.
Versate il composto in 4 cocottine di ceramica (o stampini) di 10 cm di diametro, cospargete con le mandorle a lamelle e infornate per 20 minuti circa.
Lasciate intiepidire gli sformatini prima di servirli.





E per quest'anno con le acacie ho finito, giuro! Però vi lascio qualche altra idea per utilizzare questi profumatissimi fiori:
- in una frittata classica, aggiungendo piselli o mentuccia (vedi sopra);
-semplicemente stufati in padella con un filo d'olio, magari profumati con erba cipollina o qualche rametto di mentuccia;
-freschi in insalata (io la immagino con spinacini, fragole, noci e aceto balsamico);
-per lo sciroppo, come propone Martina qui;
-in versione dolce: passati in una pastella fatta con acqua e farina, poi fritti e serviti con un filo di miele o una spolverata di zucchero a velo.

E voi, come li preparereste? ;-)

lunedì 15 giugno 2015

Risotto ai fiori di acacia (e qualcos’altro su di me)


Buongiorno e buon lunedì a tutti! :-)
Oggi voglio presentarvi un piatto un po’ insolito: molti di voi sapranno che con i fiori di acacia (anche detta robinia), si possono preparare delle ottime frittelle dolci, perfette da gustare a colazione o a merenda con un filo di miele o una spolverata di zucchero a velo. Ma non tutti forse immaginano che questi fiori dolci e profumatissimi si prestano anche a piatti salati, donando loro un gusto insolito e sorprendente. Ebbene sì, fino a poco tempo fa neanche io. Ma quando ti ritrovi con due ceste traboccanti di fiori freschissimi, appena raccolti con tanta cura dal babbo - mentre la sottoscritta vagava alla ricerca dell’amato finocchietto selvatico, ma questa è un’altra storia! ;-) – devi pur pensare a qualcosa di nuovo! E così mi è venuto in mente: perché non un risotto? E si è rivelata un’idea magnifica – salvo poi scoprire che la bravissima Claudia ci era arrivata prima di me…



E così scoprite un altro pezzettino di me: che amo la natura e tutto quanto ci offre; che adoro andare a caccia di erbe selvatiche (ma anche fiori in questo caso! ;-) ), scoprirne le proprietà e gli usi, non solo in cucina, rispettando i ritmi delle stagioni, che ci offrono ciò di cui abbiamo bisogno al momento giusto (sia benedetto il cocomero d’estate, e come faremmo senza le vellutate di zucca d’inverno?); che il mio colore preferito è l’azzurro, ma ultimamente lo sta diventando anche il verde; e se avrete voglia e pazienza di seguirmi, ne scopriremo delle belle!



Adesso, i fiori di acacia. So bene che fioriscono verso metà maggio, e che ormai a giugno inoltrato sarebbe un miracolo trovarli anche in un freddo paesino del nord… ma dovete scusarmi, non me la sono sentita di lasciare ricetta e foto per l’anno prossimo. Tanto più che il contest di Chiara ci capita proprio a fagiolo! Vorrà dire che, se vi avrò incuriosito, prenderete un appuntino sulla vostra agenda e magari l’anno prossimo ci provate e mi fate sapere se vi è piaciuta…

Perciò non mi dilungo oltre - perché sto prendendo davvero una brutta piega, ma mi perdonerete perché ci stiamo ancora conoscendo, vero? ;-)  – e vi lascio a questo insolito, quanto delizioso, risotto primaverile!                                                                                                                                           

RISOTTO AI PISELLI E FIORI DI ACACIA


Ingredienti per 4 persone:
320 g di riso
70 g di fiori di acacia (già puliti)
100 g di piselli (freschi, privati del loro baccello, o surgelati)
1/2 cipolla
½ bicchiere di vino bianco
brodo vegetale o acqua q.b.
erba cipollina fresca o essiccata a piacere
parmigiano grattugiato q.b.

Pulite i fiori di acacia separandoli dal loro rametto e pesateli. Sarebbe meglio non lavarli per non rovinarli, se li avete raccolti in una zona lontana dal traffico non dovrebbe essere necessario.
Sbollentate i piselli per circa 7-8 minuti, scolateli e passateli sotto l’acqua fredda per preservare il colore.
In una padella larga fate appassire la cipolla tritata con qualche cucchiaio d’olio; quindi aggiungete anche il riso e fatelo tostare per qualche minuto, finché i chicchi non sono traslucidi. Sfumate con il vino bianco, poi coprite con il brodo e lasciate cuocere per 10 minuti circa.
Aggiungete i fiori di acacia e l’erba cipollina tritata, salate e proseguite la cottura mescolando di tanto in tanto e aggiungendo il brodo quando necessario.
Qualche minuto prima della fine della cottura unite anche i piselli sbollentati.
Spegnete, aggiustate di sale e mantecate con il parmigiano. Servite subito, decorando con qualche fiore fresco.

Nota:
A noi è piaciuto così, semplicemente, ma se qualche temerario come me vuole assecondare il gusto dolce dei piselli e dei fiori, può aggiungere un filo di miele (magari d’acacia): fidatevi, dona un tocco davvero unico! :-)


 Con questa ricetta vorrei partecipare al contest di Kucina di Kiara e ER Creazioni - categoria "Ricette vegetariane".

E. <3