No, non lasciatevi spaventare dal nome!
La stroncatura, in dialetto "struncatura", è un primo piatto tipico calabrese: si tratta di un formato particolare di pasta, una specie di linguine molto lunghe - scusate calabresi, non ho trovato una definizione più ortodossa! :D - realizzate esclusivamente con acqua e semola integrale di grano duro. Con la sua consistenza rustica e il suo sapore intenso e pungente, questa pasta non ama i compromessi: o la ami o la odi... non si può rimanerle indifferenti. (Altre informazioni sulla struncatura qui).
Il condimento tradizionale prevede ingredienti poveri, come aglio, olio extravergine d'oliva, capperi, acciughe, olive, peperoncino calabrese e talvolta pomodoro o pangrattato.
Io mi sono decisa per una specie di puttanesca: pomodoro fresco, olive taggiasche, acciughe, capperi e un pizzico di peperoncino, giusto per restare in tema "Calabria". E pure l'aglio, già, perché anche la sottoscritta, da sempre ostile al famigerato spicchietto, sta scoprendo il profumo incredibile che può regalare a un semplice sugo di pomodoro... (Sono stata brava, ve', Rossella? ;-) )
La struncatura è praticamente impossibile da trovare al di fuori della Calabria... ma niente paura: gli spaghetti sono una favola con questo sughetto :-)
Su, su, andate a preparare gli ingredienti: aglio, olive, pomodori appena raccolti... sentite che profumo d'estate, non vi sembra di essere ancora in riva al mare, con i vestiti leggeri e i piedi nell'acqua? ;-)
STRUNCATURA ALLA PUTTANESCA
Ingredienti per 4 persone:
320 g di pasta tipo "struncatura" (o spaghetti, linguine...)
500 g di pomodori datterini maturi
1 cucchiaio di capperi sotto sale
8 filetti d'acciuga sott'olio
2 cucchiai di olive taggiasche
1 spicchio d'aglio
1 pizzico di peperoncino secco in polvere
olio extravergine di oliva q.b.
1) Dissalate molto bene i capperi (io li ho tenuti a mollo per un'oretta, cambiando l'acqua un paio di volte).
2) Immergete i pomodori per qualche minuto in acqua bollente, scolateli e privateli della pelle.
Tagliateli a pezzetti e mettete da parte.
3) Scaldate in una padella ampia un paio di cucchiai di olio extravergine, aggiungete l'aglio sbucciato e fatelo rosolare. Aggiungete le acciughe e lasciatele sciogliere a fuoco dolce, quindi unite anche i capperi, le olive, i pomodori e un pizzico di peperoncino.
4) Fate cuocere a fuoco basso per 10-15 minuti, aggiungendo poca acqua se necessario: i pomodori devono ammorbidirsi per benino e creare un bel sughetto. Spegnete e, se occorre, aggiustate di sale.
5) Nel frattempo cuocete la pasta in abbondante acqua bollente salata, scolatela al dente e versatela nella padella del sugo (meglio "alzarla" dalla pentola con le pinze, per mantenere un po' di acqua di cottura). Saltate la pasta con il sugo per 1 minuto e servite immediatamente.
Vi lascio con qualche scatto delle mie vacanze calabresi: un ultimo sprazzo di estate, prima di rassegnarsi al nuovo anno che comincia...
"Prima che il vento ci porti via tutto
e che settembre ci porti una strana felicità
pensando a cieli infuocati e a brevi amori infiniti
respira questa libertà.."
(Jovanotti, L'estate addosso)
E. <3
Un piatto di struncatura per me, grazie!
RispondiEliminaNon conoscevo questa pasta calabrese che ha ancora i colori dell'estate.
A prestissimo e complimenti per il tuo blog :)
Marina