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giovedì 8 marzo 2018

Quinoa con cavolfiore arrostito, mandorle e melagrana

E' passata a farci visita la neve, una breve parentesi di silenzio e torpore. 
Ho sempre l'impressione che ci colga impreparati, nonostante il meteo, ogni anno più preciso, ci abbia tolto anche quella piccola sorpresa.
E’ incredibile come ogni faccenda più impellente diventi improvvisamente secondaria, tanto da essere rimandata a “dopo il disgelo”… che viene quasi da chiedersi se sia davvero indispensabile, tutto il resto dell’anno, correre in quel modo.
Stavolta la neve mi ha colta impreparata mentre scattavo qualche foto frettolosa a un’insalata di quinoa, arrampicata su una sedia in bilico tra il tavolo e il frigorifero, litigando con la luce troppo scarsa delle mattine d’inverno.
Un rapido sguardo alla finestra, giusto il tempo di infilare la quinoa nello zaino e via di corsa a lezione, sotto la tormenta, con il sorriso stampato in faccia di chi vede un miracolo compiersi sotto i propri occhi…
L’idea di questo piatto viene dal meraviglioso libro “Naturalmente buono” di Marta e Mimma, autrici del blog omonimo e altrettanto meraviglioso. Mi ha letteralmente spalancato un mondo, quello della cucina vegana, integrale e “alternativa”, che a dispetto di ogni pregiudizio si è rivelata interessante, coloratissima e varia.
Pagina dopo pagina ho scoperto ingredienti sconosciuti e accostamenti insospettati: non li ho ancora messi alla prova tutti, ma state certi che ne sentirete ancora parlare qui sul blog!
Intanto iniziamo da questa insalata?

QUINOA CON CAVOLFIORE ARROSTITO, MANDORLE E MELAGRANA

Ingredienti per 4:
200 g di quinoa
120 g di lenticchie nere Beluga (già cotte)
1/2 cavolfiore
due manciate di mandorle 
chicchi di melagrana
sale, pepe, noce moscata q.b. 
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva

1) Preparate il cavolfiore: eliminate le foglie esterne*, separate le cimette, sciacquatele e tagliatele a fette spesse 1 cm. Sistemate il cavolfiore su una teglia foderata di carta forno, condite con sale, pepe, noce moscata e olio extravergine d'oliva. Arrostitelo in forno già caldo a 180°C per 20 minuti, finché non è morbido e dorato.
2) Sciacquate bene la quinoa e cuocetela in acqua salata per 10-12 minuti. Scolate e tenete da parte.
3) Tostate le mandorle nel forno caldo per 5-10 minuti, quindi tagliatele a lamelle.
4) Suddividete nei piatti la quinoa e le lenticchie scolate e sciacquate. Unite il cavolfiore arrostito, le mandorle e i chicchi di melagrana. Completate con un filo d'olio extravergine d'oliva.

*Mi dicono che le foglie esterne del cavolfiore sono deliziose se aggiunte a una zuppa... proverò e vi farò sapere ;-)

E. <3 

mercoledì 21 febbraio 2018

Vellutata di finocchi e patate al limone

Sono tornata.
Ho aspettato a lungo prima di scrivere questo post, le dita sospese sulla tastiera, indugiando sulle parole che fanno fatica a venire fuori, dopo tanto tempo.
Ho cercato invano "una scusa" per tornare, come quando hai voglia di andare a trovare un'amica che non vedi da tanto tempo e prepari una torta, sperando che farina, zucchero e uova riescano a raccontare per te tutto quello che non riuscirai mai a dire.
Ma l'unico motivo che sono riuscita a trovare è che qui mi sento a casa.
Avrei voluto accogliervi con un dolce profumato di cannella o un barattolo di croccanti biscotti, di quelli che riescono a scaldare i pomeriggi invernali e a far partire le giornate con il piede giusto... ma per questa volta dovete accontentarvi di una semplice vellutata, così semplice da stupirmi ogni volta di quanto sia buona, specialmente dopo una giornata grigia e stancante.
Ve la racconto in due parole, insieme a queste foto a cui tengo particolarmente, perché scattate al volo durante un pranzo "in famiglia", a una fin troppo paziente sorella... ;-))

VELLUTATA DI FINOCCHI E PATATE AL LIMONE
Ingredienti per 4:
4 patate piccole (400 g circa)
3 finocchi grandi (800 g circa)
1 limone non trattato
Timo fresco
Sale, pepe, olio extravergine d'oliva

1) Lavate e sbucciate le patate, tagliatele a tocchetti.
Lavate i finocchi, privateli delle estremità superiori e tagliateli prima a metà, poi a fettine spesse 1 cm.
2) Mettete finocchi e patate in una pentola capiente, aggiungete le foglioline di timo fresco e coprite di acqua o brodo vegetale. Portate a bollore e lasciate cuocere per 20 minuti circa, finché le verdure non sono tenere.
3) Frullate le verdure con il mixer a immersione, aggiungendo acqua di cottura quanto basta. Prima di servire condite con sale, pepe macinato al momento, succo di limone e un giro d'olio extravergine d'oliva.
A prestissimo,
E. <3

lunedì 13 novembre 2017

Panini al farro con noci e rosmarino

Finalmente si torna a parlare di lievitati, una delle mie più grandi passioni da sempre, ma che ultimamente - purtroppo!! - sono stata costretta ad accantonare per mancanza di tempo.
Ripenso con nostalgia al periodo del "lievito madre": al noto vasetto di vetro che gironzolava per il frigo, a quando, ogni quattro giorni, cascasse il mondo, mi dedicavo al suo rinfresco e ogni volta sperimentavo una nuova ricetta: un pane profumato, una focaccia ripiena o dei semplici grissini, ovviamente sfornati alle ore più strane per star dietro alle interminabili lievitazioni.
L'avevo tenacemente tenuto in vita, ucciso e "resuscitato" per ben tre volte, finché un giorno, esasperata da un'incurabile acidosi, non si è estinto in una pagnotta... e pensare che non sono mai riuscita a dargli un nome!
Ora che i miei ritmi sono cambiati e i lunghi pomeriggi in casa profumati di lievito e farina sono solo un ricordo, mi limito a sfornare teglie di crackers senza lievito e qualche sparuta pagnotta ogni tanto, che però finisce sempre troppo presto per i miei gusti...
Ma in uno dei rari weekend a casa (che solitamente oscillano tra valanghe di cibo cucinate con amore dalla mia mamma e nuove ricette da fotografare ;-)), sono riuscita a sfornare questi deliziosi paninetti alle noci, utilizzando una delle farine che amo di più per il gusto e la versatilità. 
E' bastato che, una volta infornati i panini, il profumo celestiale del rosmarino e delle noci invadesse la casa per ripagarmi dell'attesa. 
La preparazione in effetti può sembrare un po' laboriosa... ma vi assicuro che ne vale la pena! Il preimpasto è un passaggio fondamentale per la buona riuscita della ricetta: permette di diminuire la dose di lievito e rende così i panini più soffici, digeribili e profumati, oltre che prolungarne la conservazione. Da quando l'ho "scoperto", cerco di non saltarlo mai e vi consiglio di fare lo stesso! 
Vi lascio alla ricetta e vi auguro una buona settimana: se non sbaglio sono previste pioggia e basse temperature, chissà che non riusciate a trovare del tempo per mettere le mani in pasta? ;-))
PANINI AL FARRO CON NOCI E ROSMARINO

Ingredienti per 8 panini
Per il preimpasto:
100 g di acqua
100 g di farina 0
3 g di lievito di birra fresco
1 cucchiaino di zucchero di canna (o miele)

Sciogliete il lievito di birra e lo zucchero nell'acqua tiepida. Aggiungete la farina e mescolate con un cucchiaio quanto basta per amalgamare gli ingredienti. Coprite e lasciate fermentare per 4 ore (deve triplicare).

Per l'impasto:
420 g di farina integrale di farro
230 g di acqua
50 g di gherigli di noci
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
1 cucchiaio di aghi di rosmarino tritati
12 g di sale fino
latte q.b. per spennellare

1) In una ciotola capiente mescolate la farina con gli aghi di rosmarino. Formate un buco al centro e versate il preimpasto e l'acqua tiepida, quindi iniziate a mescolare con una forchetta raccogliendo man mano tutta la farina.
Unite il sale a pioggia e l'olio.
Trasferite l'impasto sulla spianatoia e terminate di impastare finché non diventerà liscio, omogeneo ed elastico.
Formate una palla, copritela con la ciotola e lasciate riposare per una mezz'ora.

2) Riprendete l'impasto e unite anche le noci spezzettate grossolanamente, impastando per distribuirle in modo omogeneo. Formate ancora una palla, adagiatela nella ciotola leggermente unta d'olio evo e lasciate lievitare coperto fino al raddoppio del volume (3-4 h).

3) Rovesciate l'impasto sulla spianatoia leggermente infarinata e dividetelo in 8 pezzi (circa 110 g l'uno). Formate tante palline, avvolgendo stretto l'impasto, e disponetele ben distanziate su una teglia foderata di carta forno.
Coprite con un canovaccio e lasciate lievitare i panini fino al raddoppio (1,5 - 2 ore).

4) Preriscaldate il forno a 200°C.
Spennellate delicatamente ciascun panino con un po' di latte e infornate per circa 25 minuti: i panini dovranno diventare dorati.
Lasciate raffreddare completamente su una griglia.
Potete conservare i panini alle noci in un sacchetto di carta, per 2-3 giorni, oppure congelarli per averli sempre pronti in caso di necessità.

Io li adoro in versione dolce, farciti con una semplice confettura fatta in casa (qui trovate la mia confettura di bacche di sambuco, pesche e mele che ultimamente è la padrona indiscussa delle mie colazioni), oppure in versione salata: hummus di ceci, pomodori secchi e verdure grigliate; prosciutto crudo, stracchino e rucola oppure semplicemente una fetta di pecorino fresco marchigiano bastano per risolvere un pranzo fuori casa ;-)
Alla prossima ricetta,
E. <3

lunedì 11 settembre 2017

Smoothie ghiacciato al mango e pesca

Cielo grigio fuori dalla finestra, un maglione addosso e libri tutt'intorno... uno smoothie ghiacciato non è esattamente quello che vorrei in questo istante! 
Ma per fortuna sono ancora in vacanza e voglio aggrapparmi il più a lungo possibile ai ricordi di quest'estate appena trascorsa: le persone che ho incontrato, i luoghi che mi sono rimasti nel cuore, le questioni chiuse e i sogni realizzati... su questo non posso dirvi di più per il momento, ma rimanete con me e presto vi racconterò anche questo, un grande sogno che in parte è diventato realtà ;-))
E mentre cerco di intrappolare tutto il calore e la dolcezza possibili in piccoli vasetti di vetro, mi torna in mente questo frullato freschissimo preparato in una di quelle mattine in cui, già alle nove, l'afa era tale da farmi desiderare solo frutta, gelati e fresche insalate...
Il procedimento è talmente semplice che mi vergogno quasi a chiamarla "ricetta": frutta fresca e matura, congelata e frullata con erbe aromatiche a piacere, e il gioco è fatto. 
La cosa bella è che potete congelare tutta la frutta che volete, in modo da averla a portata di mano in qualsiasi momento, anche nelle giornate grigie come quella di oggi :-P
Se non avete mai assaggiato il mango "al naturale" (ovvero solo nei gelati, nei dolci preconfezionati o nello yogurt), questo è il momento migliore per farlo: anche io sono sempre stata scettica, ma da un paio d'anni a questa parte me ne sono innamorata, specialmente se accoppiato alla pesca!
Per non parlare di pesca e banana, o pesche e more, o frutti di bosco e melone bianco, o ancora...
...Allora, avete già pensato al vostro abbinamento perfetto?? ;-)
SMOOTHIE GHIACCIATO AL MANGO E PESCA

Ingredienti per 4:
1 banana (100 g)
2 pesche (280 g)
1/2 mango maturo (200 g)
120 g di acqua ghiacciata
menta, melissa o basilico a piacere

1) Sbucciate la frutta e tagliatela a fettine. Sistematela su un vassoio e mettete in congelatore per almeno 4-5 ore.
2) Frullate la frutta congelata insieme alle erbe aromatiche e all'acqua ghiacciata, regolando la consistenza dello smoothie in base ai vostri gusti.
Servite immediatamente.
Un bacio, E. <3

martedì 25 luglio 2017

Galette di pesche saturnine, mandorle e mirtilli

È ufficialmente iniziata la mia estate, finalmente!! :-P
Mi sembra incredibile essere a casa, in vacanza, finalmente padrona del mio tempo... e non crediate che io sia tipa da starmene tutto il giorno rilassata sul divano, con un buon libro fra le mani! 
Anzi...ho già in testa millemila progetti e desideri (di cui buona parte culinari ;-) ), così tanti che non basterebbero tre estati a realizzarli tutti, ma spero di raccontarvi presto qualcosina qui sul blog.
Purtroppo però, con attrezzatura fotografica, props e ingredienti vari "divisi" tra due case a quasi 200 km di distanza l'una dall'altra, riuscire a fare tutto quello che vorrei è un po' complicato - esempio: mai che abbia quel piattino di quel colore o quell'alzatina nel luogo giusto...
Intanto, per farmi perdonare vi offro la ricetta di una galette preparata qualche tempo fa, sulla falsa riga di quella famosissima con fragole e aceto balsamico della Mari (che è una vera delizia, e parlo per esperienza!).
Sostituendo il burro con l'olio di cocco, sono riuscita a renderla vegana (ma NON meno calorica, attenzione! Pur essendo di origine vegetale, l'olio di cocco contiene soprattutto grassi saturi, paragonabili a quelli del burro dal punto di vista nutrizionale). 
Unica pecca è la difficoltà di lavorazione: l'olio di cocco non lega bene quanto il burro e la brisé cercherà in tutti i modi di farvi impazzire, ma vi assicuro che con moolta pazienza e aiutandovi con pochissima acqua uscirà fuori un dolcino spettacolare ;-) 
Ciò non toglie che, se siete di fretta o non siete nello stato d'animo giusto per un esercizio zen come questo, basterà sostituire l'olio di cocco con la dose indicata di burro e infornerete lo stesso una classica, rassicurante e profumata galette di pesche!
E voi, che progetti avete per la vostra estate? ;-)

GALETTE DI PESCHE SATURNINE, MANDORLE E MIRTILLI

Ingredienti per 1 piccola galette:
100 g di farina di kamut
30 g di farina di amaranto
50 g di farina integrale
1 cucchiaio di zucchero a velo
60 g di olio di cocco fuso (oppure 80 g di burro freddo)
3-4 cucchiai di acqua ghiacciata
1 pizzico di sale

250 g di pesche bianche saturnine (circa 3)
150 g di mirtilli surgelati
1 cucchiaio di miele
1 cucchiaino di estratto di vaniglia

40 g di mandorle con la pelle

1) Sbucciate le pesche, tagliatele a fettine e mettetele in una ciotola con il miele e la vaniglia.
Tritate le mandorle al coltello piuttosto grossolanamente e mettetele da parte.

2) Sul piano da lavoro fate una fontana con le farine, il sale e lo zucchero a velo. Versate al centro l'olio di cocco e iniziate a impastare con una forchetta. 
Aggiungete anche l'acqua poco per volta e finite di impastare, formando una palla più omogenea possibile.
Lasciate riposare la base della galette a temperatura ambiente, coperta con pellicola, per almeno un'ora.

3) Stendete con molta pazienza la pasta brisé tra due fogli di carta forno, cercando di compattare tutte le bricioline.
Formate un disco spesso 3/4 mm.

4) Cospargete la brisé con le mandorle tritate, lasciandone da parte una manciata. Fate attenzione a lasciare un bordo di almeno 4 cm per chiudere la galette.
Sistemate sopra le pesche e i mirtilli, quindi chiudete la galette ripiegando i bordi verso il centro.

5) Infornate in forno già caldo a 180°C per 30-35 minuti: la pasta brisé deve diventare colorita e croccante.

6) Sfornate e cospargete con le mandorle tenute da parte prima di servire la galette: è buonissima sia calda che fredda!

E. <3

giovedì 6 aprile 2017

Zuppa di ceci, funghi e topinambur e una nuova avventura

Sono tornata!!
Un po' (tanto) in ritardo rispetto al solito post di inizio settimana, lo so... ma quello appena trascorso è stato un finesettimana intenso, di quelli che ti prosciugano le energie e allo stesso tempo te ne tirano fuori di nuove, sconosciute e travolgenti.
Per farla breve, sono stata a Bologna per il corso di foodphotography e foodstyling "DAZZERO", e oltre ad aver imparato un sacco di cose, ho avuto la fortuna di conoscere Monique, autrice del blog "Miel & Ricotta" nonché fotografa superbrava: una donna straordinaria, inguaribilmente ironica (e autoironica!) quanto autentica e sensibile... e solo chi la conosce sa di cosa parlo.
Due giorni intensi e travolgenti, che mi hanno spalancato un mondo totalmente nuovo e mi hanno fatto capire quanta tecnica e quanto senso artistico ci siano dietro una semplice foto, e dovrò riuscire a tirare fuori entrambi. 
Perché il cibo si mangia prima con gli occhi, e non ci può essere una buona ricetta senza una foto ben fatta, che sappia trasmettere emozioni e raccontare una storia...
Ovviamente la prima tentazione, appena tornata a casa, è stata quella di chiudere baracca e burattini, cancellare ogni singola foto fatta fino ad ora e dire: "Non ce la farò mai!". 
Ma non posso arrendermi ancora prima di aver tentato, non credete? Per cui ho deciso che continuerò a scrivere ricette e a postare foto, anche se non fossi soddisfatta del risultato (e non bisogna mai esserlo, come ci ha insegnato Monique ;-) ), perché ormai non posso più vivere senza questo spazietto, e raccontare di cibo è sempre la migliore terapia contro ogni male ;-)
Perciò mi metto in cammino, senza sapere quanto sia lunga e tortuosa la strada, quante le volte che sarò tentata di mollare tutto e rinunciare a un sogno, ma se mi sarete vicini (voi venticinque lettori, o dieci o uno solo) non mi fa paura la fatica, e insieme ne vedremo delle belle! ;-))
La ricetta di oggi è una zuppa - strano! :-P preparata qualche tempo fa con la mia ultima scoperta culinaria, ovvero i topinambur: dolci e vellutati, si mescolano alla perfezione con i ceci e i funghi, in un insieme cremoso e consistente allo stesso tempo.
E visto che il caldo si avvicina a grandi passi, se per caso vi trovate fra le mani questi strani tuberi, approfittatene prima che sia troppo tardi... ;-)

ZUPPA DI CECI, FUNGHI E TOPINAMBUR
Ingredienti per 2:
200 g di ceci già cotti
360 g di topinambur puliti
4 funghi champignon freschi (140 g circa)
1/2 cipolla
1 rametto di rosmarino
Brodo vegetale q.b.
sale, pepe e olio evo q.b.

1) Sbucciate i topinambur e tagliateli a quadretti di 1 cm. Pulite i funghi e tagliateli a fettine.
2) In un tegame fate imbiondire la cipolla e il rosmarino tritati con due cucchiai di olio. Aggiungete i topinambur, i ceci, coprite di brodo vegetale o acqua calda e portate a cottura, mescolando di tanto in tanto.
3) Dopo 20 minuti, aggiungete anche i funghi e salate. Lasciate cuocere per altri 10 minuti.
4) Quando la zuppa è pronta, frullatene un terzo con il mixer a immersione e servite ben calda, con un giro d'olio extravergine d'oliva, pepe nero macinato al momento e croccanti crostini di pane.

E. <3

venerdì 3 marzo 2017

Vellutata tiepida di carote, lenticchie rosse e arancia


Marzo. La primavera si avvicina a grandi passi, ogni tanto ci ripensa, torna a nascondersi dietro le nuvole, ma si dimentica qualche margherita e quel profumo di terra e foglie nuove. 
Mi ricordo che da bambina mi sforzavo di seguire tutto il suo percorso, dalla prima gemma all'ultima foglia verde, senza lasciarmi sfuggire nulla: controllavo ogni mattina gli alberi del viale, contavo le gemme le foglie, le spiavo aprirsi pian piano, tingersi di verde. 
Ma poi all'improvviso, come per magia, mi alzavo un giorno ed era tutto verde, tutto fresco, tutto nuovo, e non riuscivo a capacitarmi di come potesse essere successo tutto in una notte. 
E allora mi rendo conto che per la prima volta non potrò veder nascere la mia primavera, osservarla invadere le mie colline, spargere margherite sul prato davanti casa, sbocciare nei fiori screziati di rosa del nostro giardino. 
È tempo di partire, dico a me stessa, ed è proprio quando devi partire che capisci il valore di tutto quello che ogni giorno hai sempre avuto sotto gli occhi, ma senza vederlo davvero. 
Sta arrivando la primavera, ma io non riesco a smettere di postare zuppe. Vorrei giurarvi che questa è l'ultima, ma non è vero...però posso assicurarvi che è una zuppetta "da primavera", buonissima tiepida o anche fredda, dolce e fresca allo stesso tempo, e piena di colore ;-)
L'ispirazione viene da una ricetta della superbrava Rossella, potete trovare l'originale qui: io l'ho riadattata alla disponibilità del mio frigorifero, omettendo alcuni ingredienti.
E' davvero semplicissima da preparare, perfetta sia se vi imbattete in un pugno di carote dimenticate sul fondo del frigorifero, sia se avete la fortuna di trovare le prime carote della stagione, fresche e tenere. 
Se non amate il gusto piccantino dello zenzero potete tranquillamente ometterlo.  
Per una vellutata ancora più cremosa, potete aggiungere una piccola patata pelata e tagliata a cubetti, oppure guarnire con una cucchiaiata di panna fresca o yogurt bianco, appena prima di servire.
VELLUTATA TIEPIDA DI CAROTE, LENTICCHIE ROSSE E ARANCIA ALLO ZENZERO
Ingredienti per 2:
400 g di carote pulite
100 g di lenticchie rosse decorticate bio
1 cipolla rossa
succo di 1/2 arancia
1 cm di zenzero fresco
paprica dolce in polvere
sale, pepe e olio evo q.b.

1) Pelate le carote e tagliatele a rondelle.
2) Affettate sottilmente una piccola cipolla rossa e fatela appassire con due cucchiai d'olio extravergine d'oliva. Aggiungete le carote e lasciatele insaporire qualche minuto, quindi unite le lenticchie, il succo di mezza arancia, lo zenzero fresco grattugiato e la paprica.
Coprite di acqua calda (o brodo vegetale caldo) e portate a cottura: ci vorranno circa 20-25 minuti perché le carote devono ammorbidirsi per bene.
Al termine della cottura aggiustate di sale.
3) Riducete in purea le verdure con il mixer a immersione, tenendo da parte qualche rondella di carota per la decorazione. Per un sapore più fresco, potete aggiungere a crudo un cucchiaio di succo d'arancia.
4) Servite la vellutata tiepida o fredda, con un giro d'olio extravergine d'oliva e una fetta di pane integrale.

A prestissimo! 
E. <3

domenica 26 febbraio 2017

Frullato di semi di chia, banana e cacao con latte di mandorle (vegan)

Buongiorno a tutti e buona domenica! ;-) O forse dovrei dire buon pranzo, visto che in queste mattinate di vacanza il tempo vola via in un baleno e l'ora di pranzo si avvicina pericolosamente.
La mia ultima mattina di "vacanza", e poi si ritornerà alla vita di tutti i giorni, alla sveglia che suona sempre troppo presto, alle lezioni e ai pranzi freddi fuori casa, alle mani congelate in bicicletta e ai mille caffè, che non sono mai troppi...
Ma in fondo non è bellissima la vita universitaria? Una vita più "tua", finalmente, che ti costringe a vivere, e non a sopravvivere, a scegliere con la tua testa, a misurarti con le tue stesse forze e poi ad aggiustare il tiro, perché è facile fare il passo più lungo della gamba, inciampare e sbattere contro la tua stessa presunzione.
Ma mi piace da matti questa vita, e una delle cose che amo di più è potermi sbizzarrire in cucina, sperimentare ogni giorno nuovi piatti (che non sempre hanno esito positivo, ma va bene così ;-) ), riuscire a cavar fuori una cena da un frigo pressoché vuoto, e soprattutto non cedere (o cedere il meno possibile :-P ) alla tentazione del cibo pronto, liofilizzato o inscatolato o surgelato, che nella vita dell'universitario in sessione è sempre dietro l'angolo ;-))

Questa storia del cucinarsi da soli, però, ultimamente mi sta un po' fregando: sarà che non mi sono mai piaciuti particolarmente o non ho mai imparato a cucinarli come si deve, ma la carne e il pesce compaiono sempre più raramente sulla mia tavola. Per dire: la mia idea di comfort food assomiglia molto di più a un cremoso risotto o a una zuppetta di legumi calda e fumante, piuttosto che a una bistecca succosa o a un branzino al cartoccio :-P
Insomma, sto rischiando il vegetarianesimo per sbadataggine (passatemi il termine) e questo non va assolutamente bene, perché le proteine servono, eccome, lo sanno tutti!
Ma la sottoscritta, che ne sa una più del diavolo, ha scovato questi semini magici, ormai arcinoti per le loro proprietà nutritive (sono ricchi di "grassi buoni", gli omega3 per intenderci, vitamina C, ferro, potassio e, udite udite, amminoacidi!!) e ne ha fatto scivolare una manciata nella ciotola della colazione, così magari la coscienza sta zitta per qualche ora ;-) 
Scherzi a parte, ne è uscito fuori un frullato buonissimo e nutriente, che oltre alla coscienza riesce a far tacere anche lo stomaco per una buona mattinata (non so voi, ma io al mattino divorerei anche il tavolo :-P ),  si può preparare anche la sera prima se siete di fretta e va bene per tutti: onnivori, vegani, vegetariani convinti e vegetariani per sbadataggine...come me! ;-)
Facciamo così: io mi impegno a cucinare anche qualcosina di proteico però voi lo provate e mi fate sapere cosa ne pensate...mi sembra uno scambio equo, no? :-))
FRULLATO VEGAN DI SEMI DI CHIA, BANANA E CACAO CON LATTE DI MANDORLE
Ingredienti per 2:
30 g di semi di chia
200 g di latte di mandorle
2 banane mature
2 cucchiaini colmi di cacao amaro
1/2 cucchiaino di cannella
frutta secca, cereali, cioccolato... a piacere

1) Riunite tutti gli ingredienti nel mixer: le banane a fette, il cacao, i semi di chia, la cannella e il latte di mandorle freddo. Frullate fino a ottenere una bella crema omogenea.
2) Lasciate riposare una decina di minuti (o meglio ancora per tutta la notte, in frigo*).
3) Servite il frullato fresco, con frutta secca, bacche, cioccolato e cereali a piacere!

* Il tempo di riposo serve a far sì che i semini assorbano il liquido e si formi una specie di "budino" che, fra l'altro, pare sia un toccasana per l'intestino. 
Il gel di semi di chia, come quello ottenuto dai semi di lino, viene spesso usato come sostituto delle uova nelle ricette ipocaloriche o vegane. Ma questa è un'altra storia, e se riesco ve ne parlerò presto! ;-)

Un bacio,
E. <3

lunedì 20 febbraio 2017

Insalata di quinoa con topinambur, nocciole e pomodori secchi

Inizio la settimana con il sorriso e la leggerezza di chi si è lasciato alle spalle la fatica e si gode il riposo, più bello perché sognato e sudato, e in fondo sì, anche meritato.
La pioggia della notte ha lasciato spazio al cielo azzurro, e in queste mattinate lente che profumano di caffè e di vacanze, costruisco nuovi sogni da riporre in un cassetto e accarezzare nelle domeniche di pioggia, con i capelli arruffati di sonno e una tazza di tè bollente fra le mani.
Sono sogni che hanno la forma vellutata delle pesche e il profumo fresco delle fragole, il profilo delle colline di casa e il grido senza tempo dei gabbiani.
Sono sogni che crescono, come una piantina in un vaso, e chiedono di aspettare, come l'impasto grezzo del pane. 
Il tempo è il concime, e basta chiudere gli occhi per scoprire che i germogli sono già spuntati.
Inizio la settimana con un'insalata, una di quelle che ultimamente sono diventate il mio pranzo, perché in tre secondi svuotano il frigo dagli avanzi e ti fanno scoprire sapori e consistenze nuove.
Il topinambur è stato la scoperta del secolo, grazie al libro che mi ha accompagnato in questo mese e sono sicura mi accompagnerà per molto ancora: "The Green Kitchen", scritto dagli autori del blog omonimo
Non servono presentazioni perché chi lo conosce sa perfettamente di cosa sto parlando e chi non lo conosce... beh, dovrebbe rimediare al più presto!!
In realtà il topinambur era già entrato in casa mia qualche anno fa, dono di qualche ignoto benefattore, ma non ci avevo prestato attenzione e il suddetto tubero era stato sbucciato e bollito come una normalissima patata.
E in effetti è semplice da cucinare e versatile come una patata, ma è più nutriente, dolce e saporito (ricorda molto il carciofo)... e soprattutto fa troppo chic!! :-P 
 

INSALATA DI QUINOA CON TOPINAMBUR, NOCCIOLE E POMODORI SECCHI

Ingredienti per 2 persone:
100 g di quinoa
60 g di pomodori secchi sott'olio
250 g di tompinambur puliti
30 g di nocciole sgusciate
insalata mista (io ho usato un mix orientale con lollo rossa e verde, tatsoi, red giant e mitzuna)
sale e olio extravergine d'oliva q.b.

1) Sbucciate i topinambur e tagliateli a fette di 1 cm. Sistemateli su una teglia foderata di carta forno, irrorateli con olio extravergine d'oliva, condite con sale e pepe e infornate a 180°C per 20 minuti (devono diventare morbidi e dorati).

2) Sciacquate la quinoa e cuocetela in acqua bollente salata per 15 minuti. Scolate e fate raffreddare.
3) Tostate le nocciole e tritatele grossolanamente.
Scolate i pomodori secchi, asciugateli con carta assorbente e tagliateli a listarelle.
4) Disponete la quinoa su un piatto, aggiungete insalata a piacere e completate con i topinambur arrostiti, i pomodori secchi e le nocciole.
5) A piacere, irrorate con aceto balsamico o un filo d'olio extravergine d'oliva.
Buona settimana (di studio, lavoro o relax) a tutti! ;-)
E. <3

domenica 25 dicembre 2016

Confettura natalizia di frutta e spezie... Buon Natale!

Arrivo di corsa con l'ultima idea a tema natalizio: una confettura ricca di frutta ma non troppo dolce, profumatissima e golosa. Lo so, sono un po' in ritardo per eventuali regalini homemade ma magari potrete approfittare delle vacanze per prepararvela con tutta calma e metterla da parte per le fredde giornate di gennaio che ci aspettano ;-)
Vi auguro un buonissimo (e dolcissimo!) Natale e con questa ricetta vi do appuntamento all'anno prossimo, freschi e carichi per ripartire alla grande!

 

 CONFETTURA NATALIZIA DI FRUTTA E SPEZIE
(Ricetta ispirata da qui)

Ingredienti per circa 3 vasetti da 250 ml:
2 mele golden o renette (circa 450 g pulite)
2 pere williams (circa 300 g pulite)
200 g di zucchero di canna
60 g di uvetta sultanina
60 g di albicocche secche
40 g di gherigli di noci
40 g di nocciole
20 g di mirtilli disidratati
1 bicchiere d'acqua
succo di un piccolo limone
buccia grattugiata di 2 arance non trattate
1/2 cucchiaino di cannella in polvere (oppure una stecca)
1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
2 stelle di anice stellato
3 chiodi di garofano
1 pizzico di noce moscata grattugiata
4 capsule di cardamomo
1 cucchiaino di estratto di vaniglia

1) Sbucciate e tagliate a cubetti piccoli le mele e le pere, tenendo da parte la buccia di una mela (meglio se intera).

2) Ammollate l'uvetta in acqua tiepida, tagliate a pezzetti le albicocche e tritate grossolanamente noci e nocciole.

3) Ponete in una casseruola dal fondo spesso la frutta a cubetti e la buccia di mela, l'acqua, lo zucchero, il succo del limone, le spezie e gli aromi.
Portate a ebollizione e aggiungete albicocche, mirtilli e l'uvetta strizzata, cuocete per circa 15 minuti.

4) Aggiungete anche la frutta secca e cuocete per altri 10 minuti o finché la confettura non è pronta.

5) Eliminate la buccia della mela, le stelle di anice e la stecca di cannella. Versate la confettura nei barattoli sterilizzati, chiudeteli e capovolgeteli per formare il sottovuoto.


Un bacione e ancora auguri!
E. <3