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martedì 15 maggio 2018

Pancakes di avena alle fragole, cocco e cioccolato

Maggio è senza dubbio il mese delle fragole.
Le aspetto tutto l'anno, come si aspettano le vacanze al mare o la fine delle scuole.
Guardo con sospetto le prime apparizioni di febbraio, che hanno l'aria pallida e debole di chi ha affrontato un lungo viaggio. Scruto circospetta le primizie, dal prezzo esorbitante e dal sapore acquoso e solo quando le vedo rosseggiare dappertutto, mi decido e faccio un passo avanti. Sono mie, finalmente!
Potrei vivere solo di fragole, in primavera, e non sono ancora riuscite a stancarmi. Ne tengo sempre da parte una vaschetta in frigorifero: sono la mia piccola certezza, da scoprire la mattina a colazione o in cui rifugiarmi dopo una giornata particolarmente stressante.
Sono così buone, e durano così poco che finisco per infilarle dappertutto: nella mia ciotola di yogurt mattutina, in un frullato nutriente, sopra una classica crostata e perfino in un'insalata un po' più "chic" del solito. Quando non le finisco semplicemente così, "pescando" direttamente dalla ciotola!
Stavolta però, sono riuscita a tenerne da parte qualcuna per provare qualcosa di nuovo.
E quando si tratta di sperimentare, la mia vena dolce fa da padrona ;-)
Dopo aver gironzolato a lungo su Instagram (mia croce e delizia degli ultimi tempi!) mi sono fermata qui, catturata da invitanti torrette di pancakes traboccanti di frutta e burro d'arachidi. 
Ho aspettato che arrivasse la domenica per alzarmi un po' più tardi del solito, tirare fuori tutti gli ingredienti e mettermi all'opera: il risultato è quello che vedete qua sotto, e potete ben immaginare come sia partita alla grande la giornata! ;-)
Anche se a molti potranno sembrare "strani" (Dove sono le uova? E il burro?? E i semi di lino cosa c'entrano?), sono riuscita a preparare dei pancakes perfettamente "funzionanti" anche senza tutti gli ingredienti classici, con il vantaggio di una buona dose di fibre, proteine e grassi "buoni". 
Nell'attesa di prepararli di nuovo, vi regalo la mia versione della ricetta di Taylor, sperando di convincere anche i più scettici... e mi raccomando, se li preparate, abbondate con il cioccolato!! ;-)
PANCAKES DI AVENA ALLE FRAGOLE, COCCO E CIOCCOLATO

Ingredienti per 8 pancakes:
1 cucchiaio di semi di lino macinati (7 g)
2 cucchiai di acqua (21 g)
25 g di farina di ceci
25 g di farina di avena integrale
10 g di farina di cocco*
1 cucchiaio di zucchero di canna
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 pizzico di bicarbonato
1/2 cucchiaino di cannella in polvere (o vaniglia, a piacere)
120-130 g di latte di riso (o latte a scelta)
olio di cocco q.b.

Per servire:
fragole fresche 
cioccolato fondente
scaglie di cocco
sciroppo d'acero, miele o concentrato di dattero 

* Si tratta di una farina finissima, chiamata proprio "farina di cocco", che assorbe moltissima acqua, e non del classico cocco grattugiato o cocco rapè. Io l'ho acquistata qui. Potete sostituirla con altrettanta farina d'avena, ma attenzione ai liquidi perché potrebbe servire meno latte!


1) In una ciotolina mescolate i semi di lino con l'acqua e lasciate riposare per almeno 10 minuti, finché non si formerà un gel.
2) A parte unite le farine, lo zucchero di canna, il lievito, il bicarbonato e la cannella. Aggiungete il gel di semi di lino e il latte di riso, mescolando bene con una frusta per non formare grumi.
3) Scaldate poco olio di cocco in una padellina. Quando è ben calda, versate un paio di cucchiai di impasto per formare il primo pancake. Aspettate che si formino tante bollicine sulla superficie prima di girarlo e terminare la cottura (circa 2-3 minuti per lato).
Continuate così fino a esaurire l'impasto.
4) Servite subito i pancakes ben caldi, decorando con fragole fresche a pezzetti, cioccolato fondente tritato, scaglie di cocco e abbondante sciroppo d'acero.
E. <3

mercoledì 21 febbraio 2018

Vellutata di finocchi e patate al limone

Sono tornata.
Ho aspettato a lungo prima di scrivere questo post, le dita sospese sulla tastiera, indugiando sulle parole che fanno fatica a venire fuori, dopo tanto tempo.
Ho cercato invano "una scusa" per tornare, come quando hai voglia di andare a trovare un'amica che non vedi da tanto tempo e prepari una torta, sperando che farina, zucchero e uova riescano a raccontare per te tutto quello che non riuscirai mai a dire.
Ma l'unico motivo che sono riuscita a trovare è che qui mi sento a casa.
Avrei voluto accogliervi con un dolce profumato di cannella o un barattolo di croccanti biscotti, di quelli che riescono a scaldare i pomeriggi invernali e a far partire le giornate con il piede giusto... ma per questa volta dovete accontentarvi di una semplice vellutata, così semplice da stupirmi ogni volta di quanto sia buona, specialmente dopo una giornata grigia e stancante.
Ve la racconto in due parole, insieme a queste foto a cui tengo particolarmente, perché scattate al volo durante un pranzo "in famiglia", a una fin troppo paziente sorella... ;-))

VELLUTATA DI FINOCCHI E PATATE AL LIMONE
Ingredienti per 4:
4 patate piccole (400 g circa)
3 finocchi grandi (800 g circa)
1 limone non trattato
Timo fresco
Sale, pepe, olio extravergine d'oliva

1) Lavate e sbucciate le patate, tagliatele a tocchetti.
Lavate i finocchi, privateli delle estremità superiori e tagliateli prima a metà, poi a fettine spesse 1 cm.
2) Mettete finocchi e patate in una pentola capiente, aggiungete le foglioline di timo fresco e coprite di acqua o brodo vegetale. Portate a bollore e lasciate cuocere per 20 minuti circa, finché le verdure non sono tenere.
3) Frullate le verdure con il mixer a immersione, aggiungendo acqua di cottura quanto basta. Prima di servire condite con sale, pepe macinato al momento, succo di limone e un giro d'olio extravergine d'oliva.
A prestissimo,
E. <3

domenica 24 dicembre 2017

Granola natalizia con frutta secca e cioccolato fondente

Buongiorno!!
Ehm… c’è nessuno?
Immagino siate tutti alle prese con gli ultimi ritocchi in vista di domani: in fila alla cassa del supermercato, in cucina a sfornare lasagne e biscotti, oppure alla disperata ricerca di quel regalo importantissimo che avevate dimenticato.
Beh, potete star tranquilli che qua c’è qualcuno messo peggio di voi ;-)
Da che ho memoria, non c’è mai stato un Natale in cui sono arrivata alla Vigilia serena e rilassata: una volta ho spento il forno alle 23.30, un’altra volta ho passato tutta la notte a infilar perline in una collana, per non parlare delle volte in cui il regalo è stato recapitato addirittura il giorno dopo…
Mi succede sempre così: inizio a pensare al Natale un mese prima, ma poi mi riduco a fare tutto all’ultimo secondo, chiedendomi (tra una corsa e l’altra) che cavolo di fine abbiano fatto quei giorni bellissimi, tra il 10 e il 20 dicembre, in cui avrei potuto sistemare ogni cosa con tutta la calma del mondo.
Quest’anno invece, mi sono messa l’anima in pace perché quei giorni bellissimi li ho passati sui libri a preparare non uno, ma due esami… e nonostante tutto sono riuscita a sfornare biscotti a ripetizione e persino a comprare qualche regaluccio :-))
In ogni caso, non potevo non passare un attimo di qui per lasciarvi, insieme ai miei più calorosi, profumati e sinceri auguri, la solita idea per un regalo fatto in casa dell’ultimo momento, o per un “autoregalo”, se avete già chiuso pacchi e pacchettini e avete ancora un briciolo di forza per accendere il forno.
Si tratta di una granola golosa e croccante, vestita a festa con spezie, cioccolato e l’immancabile frutta secca: perfetta per comparire sulla tavola della colazione il giorno di Natale, accanto al solito panettone, sia per chi vuole stare un po’ più “leggero” in attesa del pranzo luculliano, sia per chi non è sazio e vorrebbe sgranocchiare ancora qualcosa ;-)
E nulla vieta che possa essere replicata, una volta passate le feste, per recuperare gli “avanzi” di frutta secca rimasti sul fondo di qualche pacco…
 
GRANOLA NATALIZIA CON FRUTTA SECCA E CIOCCOLATO FONDENTE

Ingredienti per 2 barattoli da 500 ml:
150 g di fiocchi d’avena
40 g di farro soffiato Monte Gemmo
70 g di frutta secca mista (noci, mandorle e nocciole)
80 g di albicocche disidratate
30 g di uvetta sultanina
20 g di semi di lino
20 g di semi di sesamo
150 g di cioccolato fondente
30 g di olio di semi di arachide (o evo delicato)
50 g di zucchero di canna
2 cucchiai di acqua
Facoltativo: ½ cucchiaino di cannella in polvere (oppure mix di spezie a piacere: cannella, zenzero, chiodi di garofano, anice stellato, noce moscata, coriandolo…)

1) Tritate grossolanamente la frutta secca, poi il cioccolato fondente, infine tagliate a pezzettini le albicocche. Tenete da parte.

2) Mescolate in una ciotola i fiocchi d’avena, il farro, la frutta secca tritata, i semi di sesamo, i semi di lino e le spezie.

3) Fate sciogliere in una padellina a fuoco bassissimo lo zucchero di canna insieme all’acqua. Unite l’olio, mescolate vigorosamente e versate lo sciroppo sugli ingredienti secchi. Mescolate bene fino a distribuirlo in maniera omogenea, quindi sistemate la granola su una teglia rivestita di carta forno formando uno strato non troppo spesso.

4) Infornate a 170°C per circa 20 minuti, mescolando spesso la granola per non farla bruciare. Sfornate e lasciate raffreddare.

5) Una volta raffreddata, aggiungete alla granola le albicocche secche, l’uvetta e il cioccolato fondente.
Conservatela in barattoli a chiusura ermetica, in frigorifero, per una settimana al massimo.
E ancora tanti, tanti auguri a tutti voi!!
E. <3 

lunedì 13 novembre 2017

Panini al farro con noci e rosmarino

Finalmente si torna a parlare di lievitati, una delle mie più grandi passioni da sempre, ma che ultimamente - purtroppo!! - sono stata costretta ad accantonare per mancanza di tempo.
Ripenso con nostalgia al periodo del "lievito madre": al noto vasetto di vetro che gironzolava per il frigo, a quando, ogni quattro giorni, cascasse il mondo, mi dedicavo al suo rinfresco e ogni volta sperimentavo una nuova ricetta: un pane profumato, una focaccia ripiena o dei semplici grissini, ovviamente sfornati alle ore più strane per star dietro alle interminabili lievitazioni.
L'avevo tenacemente tenuto in vita, ucciso e "resuscitato" per ben tre volte, finché un giorno, esasperata da un'incurabile acidosi, non si è estinto in una pagnotta... e pensare che non sono mai riuscita a dargli un nome!
Ora che i miei ritmi sono cambiati e i lunghi pomeriggi in casa profumati di lievito e farina sono solo un ricordo, mi limito a sfornare teglie di crackers senza lievito e qualche sparuta pagnotta ogni tanto, che però finisce sempre troppo presto per i miei gusti...
Ma in uno dei rari weekend a casa (che solitamente oscillano tra valanghe di cibo cucinate con amore dalla mia mamma e nuove ricette da fotografare ;-)), sono riuscita a sfornare questi deliziosi paninetti alle noci, utilizzando una delle farine che amo di più per il gusto e la versatilità. 
E' bastato che, una volta infornati i panini, il profumo celestiale del rosmarino e delle noci invadesse la casa per ripagarmi dell'attesa. 
La preparazione in effetti può sembrare un po' laboriosa... ma vi assicuro che ne vale la pena! Il preimpasto è un passaggio fondamentale per la buona riuscita della ricetta: permette di diminuire la dose di lievito e rende così i panini più soffici, digeribili e profumati, oltre che prolungarne la conservazione. Da quando l'ho "scoperto", cerco di non saltarlo mai e vi consiglio di fare lo stesso! 
Vi lascio alla ricetta e vi auguro una buona settimana: se non sbaglio sono previste pioggia e basse temperature, chissà che non riusciate a trovare del tempo per mettere le mani in pasta? ;-))
PANINI AL FARRO CON NOCI E ROSMARINO

Ingredienti per 8 panini
Per il preimpasto:
100 g di acqua
100 g di farina 0
3 g di lievito di birra fresco
1 cucchiaino di zucchero di canna (o miele)

Sciogliete il lievito di birra e lo zucchero nell'acqua tiepida. Aggiungete la farina e mescolate con un cucchiaio quanto basta per amalgamare gli ingredienti. Coprite e lasciate fermentare per 4 ore (deve triplicare).

Per l'impasto:
420 g di farina integrale di farro
230 g di acqua
50 g di gherigli di noci
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
1 cucchiaio di aghi di rosmarino tritati
12 g di sale fino
latte q.b. per spennellare

1) In una ciotola capiente mescolate la farina con gli aghi di rosmarino. Formate un buco al centro e versate il preimpasto e l'acqua tiepida, quindi iniziate a mescolare con una forchetta raccogliendo man mano tutta la farina.
Unite il sale a pioggia e l'olio.
Trasferite l'impasto sulla spianatoia e terminate di impastare finché non diventerà liscio, omogeneo ed elastico.
Formate una palla, copritela con la ciotola e lasciate riposare per una mezz'ora.

2) Riprendete l'impasto e unite anche le noci spezzettate grossolanamente, impastando per distribuirle in modo omogeneo. Formate ancora una palla, adagiatela nella ciotola leggermente unta d'olio evo e lasciate lievitare coperto fino al raddoppio del volume (3-4 h).

3) Rovesciate l'impasto sulla spianatoia leggermente infarinata e dividetelo in 8 pezzi (circa 110 g l'uno). Formate tante palline, avvolgendo stretto l'impasto, e disponetele ben distanziate su una teglia foderata di carta forno.
Coprite con un canovaccio e lasciate lievitare i panini fino al raddoppio (1,5 - 2 ore).

4) Preriscaldate il forno a 200°C.
Spennellate delicatamente ciascun panino con un po' di latte e infornate per circa 25 minuti: i panini dovranno diventare dorati.
Lasciate raffreddare completamente su una griglia.
Potete conservare i panini alle noci in un sacchetto di carta, per 2-3 giorni, oppure congelarli per averli sempre pronti in caso di necessità.

Io li adoro in versione dolce, farciti con una semplice confettura fatta in casa (qui trovate la mia confettura di bacche di sambuco, pesche e mele che ultimamente è la padrona indiscussa delle mie colazioni), oppure in versione salata: hummus di ceci, pomodori secchi e verdure grigliate; prosciutto crudo, stracchino e rucola oppure semplicemente una fetta di pecorino fresco marchigiano bastano per risolvere un pranzo fuori casa ;-)
Alla prossima ricetta,
E. <3

lunedì 16 ottobre 2017

Torta di pere, grano saraceno e cioccolato

Sono tornata.
Un trasloco mi separa dall'ultimo post, e le settimane appena trascorse sono state settimane di assestamento: una nuova casa, nuovi corsi da seguire, nuovi ritmi, ma anche vecchie paure con cui fare i conti.
Settimane alla ricerca dell'equilibrio, come un funambolo sospeso a braccia aperte: è consapevole che solo pochi passi lo separano dalla sicurezza, ma continua a guardare giù, irresistibilmente attratto dal vuoto.
Vorrei potesse esistere la formula perfetta per ogni equilibrio, il giusto tempo da dedicare a ogni cosa, dalle passioni allo studio, le ore di sonno, e perfino il cibo. Come se trovarla bastasse a sistemare ogni cosa una volta per tutte, e ad essere felici.
E quando, incapace di accettare la mia sconfitta, rischio di soffocare nel groviglio della giornata, torno a rifugiarmi qui, come ci si rifugia nella penombra di una cucina piena di libri e barattoli di farina, che profuma di caffè appena fatto e una piccola torta di pere.
Per preparare questa torta sono andata ad occhi chiusi: un sacchettino di pere locali, piccole ma dolcissime, un impasto rustico con le mie farine preferite, e una pioggia di scaglie di cioccolato fondente da lasciar scivolare sul fondo, come un piccolo segreto da scoprire a colazione. 
Potete sostituire le farine con altre a vostra scelta, lasciando invariate le quantità: grano integrale, orzo, avena...
Al posto delle pere potete utilizzare la vostra frutta di stagione preferita: mele selvatiche, per un classico senza tempo, oppure prugne, per chi non vuole ancora arrendersi all'autunno.
Tocco finale, abbondante cannella in polvere: io la metterei ovunque, e il suo profumo rassicurante riesce sempre a farmi sentire a casa ;-))
TORTA DI PERE, GRANO SARACENO E CIOCCOLATO
Ingredienti per una torta da 20 cm:
2 uova piccole
70 g di zucchero di canna + 2 cucchiai per la superficie
60 g di olio di riso
200 g di latte di soia
80 g di farina di grano saraceno
100 g di farina di farro
70 g di cioccolato fondente (per me al 72% di cacao)
3 pere Angelica (350 g circa)
1/2 bustina di lievito per dolci
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
 1 cucchiaio di nocino homemade

1) Rompete le uova in una ciotola insieme allo zucchero di canna e alla vaniglia. Montate energicamente con una frusta finché non sono soffici e spumose. Unite l'olio di riso a filo, continuando a montare.
2) Aggiungete anche le farine setacciate insieme al lievito, alternandole con il latte, poi il nocino.
3) Sbucciate una pera e tagliatela a piccoli tocchetti. Tritate con un coltello il cioccolato fondente e unite anche questi all'impasto, mescolando delicatamente con una spatola.
4) Versate l'impasto in uno stampo da 20 cm, già unto e spolverato di farina.
Decorate la superficie con le 2 pere rimaste, sbucciate e tagliate a spicchi sottili, infine cospargete con 2 cucchiai di zucchero di canna e infornate in forno già caldo a 180°C per 45 minuti.
5) Sfornate e lasciate raffreddare completamente la torta prima di tagliarla.
Un bacio, a presto
E. <3


lunedì 11 settembre 2017

Smoothie ghiacciato al mango e pesca

Cielo grigio fuori dalla finestra, un maglione addosso e libri tutt'intorno... uno smoothie ghiacciato non è esattamente quello che vorrei in questo istante! 
Ma per fortuna sono ancora in vacanza e voglio aggrapparmi il più a lungo possibile ai ricordi di quest'estate appena trascorsa: le persone che ho incontrato, i luoghi che mi sono rimasti nel cuore, le questioni chiuse e i sogni realizzati... su questo non posso dirvi di più per il momento, ma rimanete con me e presto vi racconterò anche questo, un grande sogno che in parte è diventato realtà ;-))
E mentre cerco di intrappolare tutto il calore e la dolcezza possibili in piccoli vasetti di vetro, mi torna in mente questo frullato freschissimo preparato in una di quelle mattine in cui, già alle nove, l'afa era tale da farmi desiderare solo frutta, gelati e fresche insalate...
Il procedimento è talmente semplice che mi vergogno quasi a chiamarla "ricetta": frutta fresca e matura, congelata e frullata con erbe aromatiche a piacere, e il gioco è fatto. 
La cosa bella è che potete congelare tutta la frutta che volete, in modo da averla a portata di mano in qualsiasi momento, anche nelle giornate grigie come quella di oggi :-P
Se non avete mai assaggiato il mango "al naturale" (ovvero solo nei gelati, nei dolci preconfezionati o nello yogurt), questo è il momento migliore per farlo: anche io sono sempre stata scettica, ma da un paio d'anni a questa parte me ne sono innamorata, specialmente se accoppiato alla pesca!
Per non parlare di pesca e banana, o pesche e more, o frutti di bosco e melone bianco, o ancora...
...Allora, avete già pensato al vostro abbinamento perfetto?? ;-)
SMOOTHIE GHIACCIATO AL MANGO E PESCA

Ingredienti per 4:
1 banana (100 g)
2 pesche (280 g)
1/2 mango maturo (200 g)
120 g di acqua ghiacciata
menta, melissa o basilico a piacere

1) Sbucciate la frutta e tagliatela a fettine. Sistematela su un vassoio e mettete in congelatore per almeno 4-5 ore.
2) Frullate la frutta congelata insieme alle erbe aromatiche e all'acqua ghiacciata, regolando la consistenza dello smoothie in base ai vostri gusti.
Servite immediatamente.
Un bacio, E. <3

martedì 25 luglio 2017

Galette di pesche saturnine, mandorle e mirtilli

È ufficialmente iniziata la mia estate, finalmente!! :-P
Mi sembra incredibile essere a casa, in vacanza, finalmente padrona del mio tempo... e non crediate che io sia tipa da starmene tutto il giorno rilassata sul divano, con un buon libro fra le mani! 
Anzi...ho già in testa millemila progetti e desideri (di cui buona parte culinari ;-) ), così tanti che non basterebbero tre estati a realizzarli tutti, ma spero di raccontarvi presto qualcosina qui sul blog.
Purtroppo però, con attrezzatura fotografica, props e ingredienti vari "divisi" tra due case a quasi 200 km di distanza l'una dall'altra, riuscire a fare tutto quello che vorrei è un po' complicato - esempio: mai che abbia quel piattino di quel colore o quell'alzatina nel luogo giusto...
Intanto, per farmi perdonare vi offro la ricetta di una galette preparata qualche tempo fa, sulla falsa riga di quella famosissima con fragole e aceto balsamico della Mari (che è una vera delizia, e parlo per esperienza!).
Sostituendo il burro con l'olio di cocco, sono riuscita a renderla vegana (ma NON meno calorica, attenzione! Pur essendo di origine vegetale, l'olio di cocco contiene soprattutto grassi saturi, paragonabili a quelli del burro dal punto di vista nutrizionale). 
Unica pecca è la difficoltà di lavorazione: l'olio di cocco non lega bene quanto il burro e la brisé cercherà in tutti i modi di farvi impazzire, ma vi assicuro che con moolta pazienza e aiutandovi con pochissima acqua uscirà fuori un dolcino spettacolare ;-) 
Ciò non toglie che, se siete di fretta o non siete nello stato d'animo giusto per un esercizio zen come questo, basterà sostituire l'olio di cocco con la dose indicata di burro e infornerete lo stesso una classica, rassicurante e profumata galette di pesche!
E voi, che progetti avete per la vostra estate? ;-)

GALETTE DI PESCHE SATURNINE, MANDORLE E MIRTILLI

Ingredienti per 1 piccola galette:
100 g di farina di kamut
30 g di farina di amaranto
50 g di farina integrale
1 cucchiaio di zucchero a velo
60 g di olio di cocco fuso (oppure 80 g di burro freddo)
3-4 cucchiai di acqua ghiacciata
1 pizzico di sale

250 g di pesche bianche saturnine (circa 3)
150 g di mirtilli surgelati
1 cucchiaio di miele
1 cucchiaino di estratto di vaniglia

40 g di mandorle con la pelle

1) Sbucciate le pesche, tagliatele a fettine e mettetele in una ciotola con il miele e la vaniglia.
Tritate le mandorle al coltello piuttosto grossolanamente e mettetele da parte.

2) Sul piano da lavoro fate una fontana con le farine, il sale e lo zucchero a velo. Versate al centro l'olio di cocco e iniziate a impastare con una forchetta. 
Aggiungete anche l'acqua poco per volta e finite di impastare, formando una palla più omogenea possibile.
Lasciate riposare la base della galette a temperatura ambiente, coperta con pellicola, per almeno un'ora.

3) Stendete con molta pazienza la pasta brisé tra due fogli di carta forno, cercando di compattare tutte le bricioline.
Formate un disco spesso 3/4 mm.

4) Cospargete la brisé con le mandorle tritate, lasciandone da parte una manciata. Fate attenzione a lasciare un bordo di almeno 4 cm per chiudere la galette.
Sistemate sopra le pesche e i mirtilli, quindi chiudete la galette ripiegando i bordi verso il centro.

5) Infornate in forno già caldo a 180°C per 30-35 minuti: la pasta brisé deve diventare colorita e croccante.

6) Sfornate e cospargete con le mandorle tenute da parte prima di servire la galette: è buonissima sia calda che fredda!

E. <3

lunedì 8 maggio 2017

Cookies alla banana e avena (senza uova, senza lattosio)

Continua la vena dolce da queste parti ;-) 
E per fortuna, perché ce ne vuole di dolcezza per affrontare un'altra settimana!
Sicuramente molti conosceranno questi famosi biscottini che hanno fatto il giro del web sotto vari nomi, più o meno fantasiosi: biscotti banana e avena, biscotti al muesli, biscotti due ingredienti... 
Visti e rivisti, insomma, ma non mi avevano mai colpito veramente prima di trovarli qui, blog inarrivabile sotto ogni punto di vista, immortalati in questi scatti semplici quanto stupendi.
Ormai non conto più le volte che li ho rifatti, e ogni volta spariscono più velocemente... vi dico solo che sono arrivata al punto di comprare due banane e lasciarle stra-maturare apposta una settimana per poi poterli preparare ;-)
Ovvio, non aspettatevi il classico biscottino burroso, o il grancereale fragrante appena uscito dalla sua confezione... si tratta comunque di un impasto (quasi) del tutto privo di uova, farina e grassi vari, tenuto insieme dalla solita (magica!) banana che funge sia da legante sia da dolcificante. 
Io li trovo perfetti da sgranocchiare al mattino, mentre stringo la mia tazzona di tè nero bollente e scruto fuori dalla finestra immaginando la giornata, oppure quando sono in giro e mi viene un'improvvisa voglia di qualcosa di cerealoso e croccante... un po' come una sorta di granola take away! ;-)
Ma prima di lasciarvi alla ricetta sono orgogliosa di mostrarvi i miei primissimi scatti con il 50 mm e tutto l'ambaradan dell'attrezzatura fotografica! 
Due ore - DUE! - di lavoro per due sole foto, praticamente uguali... che se penso a prima, quando in mezz'ora facevo anche 50 scatti, mi chiedo: ma chi me l'ha fatto fare???
Però, ragazzi, scattare in manuale, utilizzando finalmente una reflex come una vera reflex e non come una macchinetta digitale qualsiasi, è tutta un'altra storia!! 
Lasciatemi essere ottimista per una volta, e credere che piano piano, con tanta fatica e tanta voglia di imparare (e i consigli giusti al momento giusto di una Maestra superlativa), i risultati arriveranno.
E se non arriveranno, io intanto mi consolo con questi biscottini... ;-)
COOKIES ALLA BANANA E AVENA

Ingredienti per 25-30 biscotti:

2 banane molto mature
150 g di fiocchi d'avena
60 g di frutta secca mista (noci, mandorle o nocciole)
40 g di farina di cocco
2 cucchiai di semi di sesamo
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
2 cucchiai di zucchero di canna (o sciroppo d'agave)
50 g di uvetta 
1 pizzico di sale
1/2 cucchiaino di cannella

1) Tritate grossolanamente la frutta secca e l'uvetta.

2) In una ciotola schiacciate le banane con una forchetta, quindi aggiungete tutti gli altri ingredienti e amalgamate bene il tutto.
3) Foderate una teglia di carta forno e formate i biscotti direttamente sulla teglia, aiutandovi con uno stampino e pressando bene l'impasto con un cucchiaio.
4) Infornate a 170°C per 15-20 minuti, fino a quando i biscotti saranno dorati, ma ancora leggermente morbidi.

NOTE: 
- La consistenza dell'impasto può variare a seconda delle dimensioni delle banane: tenete a portata di mano un goccio di latte o un cucchiaio di fiocchi d'avena all'occorrenza.
- Potete sostituire i fiocchi d'avena con fiocchi di altri cereali a piacere, volendo anche senza glutine per una versione gluten free.
- Potete variare il tipo frutta secca a vostro piacimento o sostituire l'uvetta con i mirtilli disidratati.
- La ricetta originale prevedeva lo sciroppo d'agave, ma ho notato che lo zucchero di canna rende i biscotti più croccanti.


Buona settimana a tutti!
E. <3

giovedì 6 aprile 2017

Zuppa di ceci, funghi e topinambur e una nuova avventura

Sono tornata!!
Un po' (tanto) in ritardo rispetto al solito post di inizio settimana, lo so... ma quello appena trascorso è stato un finesettimana intenso, di quelli che ti prosciugano le energie e allo stesso tempo te ne tirano fuori di nuove, sconosciute e travolgenti.
Per farla breve, sono stata a Bologna per il corso di foodphotography e foodstyling "DAZZERO", e oltre ad aver imparato un sacco di cose, ho avuto la fortuna di conoscere Monique, autrice del blog "Miel & Ricotta" nonché fotografa superbrava: una donna straordinaria, inguaribilmente ironica (e autoironica!) quanto autentica e sensibile... e solo chi la conosce sa di cosa parlo.
Due giorni intensi e travolgenti, che mi hanno spalancato un mondo totalmente nuovo e mi hanno fatto capire quanta tecnica e quanto senso artistico ci siano dietro una semplice foto, e dovrò riuscire a tirare fuori entrambi. 
Perché il cibo si mangia prima con gli occhi, e non ci può essere una buona ricetta senza una foto ben fatta, che sappia trasmettere emozioni e raccontare una storia...
Ovviamente la prima tentazione, appena tornata a casa, è stata quella di chiudere baracca e burattini, cancellare ogni singola foto fatta fino ad ora e dire: "Non ce la farò mai!". 
Ma non posso arrendermi ancora prima di aver tentato, non credete? Per cui ho deciso che continuerò a scrivere ricette e a postare foto, anche se non fossi soddisfatta del risultato (e non bisogna mai esserlo, come ci ha insegnato Monique ;-) ), perché ormai non posso più vivere senza questo spazietto, e raccontare di cibo è sempre la migliore terapia contro ogni male ;-)
Perciò mi metto in cammino, senza sapere quanto sia lunga e tortuosa la strada, quante le volte che sarò tentata di mollare tutto e rinunciare a un sogno, ma se mi sarete vicini (voi venticinque lettori, o dieci o uno solo) non mi fa paura la fatica, e insieme ne vedremo delle belle! ;-))
La ricetta di oggi è una zuppa - strano! :-P preparata qualche tempo fa con la mia ultima scoperta culinaria, ovvero i topinambur: dolci e vellutati, si mescolano alla perfezione con i ceci e i funghi, in un insieme cremoso e consistente allo stesso tempo.
E visto che il caldo si avvicina a grandi passi, se per caso vi trovate fra le mani questi strani tuberi, approfittatene prima che sia troppo tardi... ;-)

ZUPPA DI CECI, FUNGHI E TOPINAMBUR
Ingredienti per 2:
200 g di ceci già cotti
360 g di topinambur puliti
4 funghi champignon freschi (140 g circa)
1/2 cipolla
1 rametto di rosmarino
Brodo vegetale q.b.
sale, pepe e olio evo q.b.

1) Sbucciate i topinambur e tagliateli a quadretti di 1 cm. Pulite i funghi e tagliateli a fettine.
2) In un tegame fate imbiondire la cipolla e il rosmarino tritati con due cucchiai di olio. Aggiungete i topinambur, i ceci, coprite di brodo vegetale o acqua calda e portate a cottura, mescolando di tanto in tanto.
3) Dopo 20 minuti, aggiungete anche i funghi e salate. Lasciate cuocere per altri 10 minuti.
4) Quando la zuppa è pronta, frullatene un terzo con il mixer a immersione e servite ben calda, con un giro d'olio extravergine d'oliva, pepe nero macinato al momento e croccanti crostini di pane.

E. <3

venerdì 3 marzo 2017

Vellutata tiepida di carote, lenticchie rosse e arancia


Marzo. La primavera si avvicina a grandi passi, ogni tanto ci ripensa, torna a nascondersi dietro le nuvole, ma si dimentica qualche margherita e quel profumo di terra e foglie nuove. 
Mi ricordo che da bambina mi sforzavo di seguire tutto il suo percorso, dalla prima gemma all'ultima foglia verde, senza lasciarmi sfuggire nulla: controllavo ogni mattina gli alberi del viale, contavo le gemme le foglie, le spiavo aprirsi pian piano, tingersi di verde. 
Ma poi all'improvviso, come per magia, mi alzavo un giorno ed era tutto verde, tutto fresco, tutto nuovo, e non riuscivo a capacitarmi di come potesse essere successo tutto in una notte. 
E allora mi rendo conto che per la prima volta non potrò veder nascere la mia primavera, osservarla invadere le mie colline, spargere margherite sul prato davanti casa, sbocciare nei fiori screziati di rosa del nostro giardino. 
È tempo di partire, dico a me stessa, ed è proprio quando devi partire che capisci il valore di tutto quello che ogni giorno hai sempre avuto sotto gli occhi, ma senza vederlo davvero. 
Sta arrivando la primavera, ma io non riesco a smettere di postare zuppe. Vorrei giurarvi che questa è l'ultima, ma non è vero...però posso assicurarvi che è una zuppetta "da primavera", buonissima tiepida o anche fredda, dolce e fresca allo stesso tempo, e piena di colore ;-)
L'ispirazione viene da una ricetta della superbrava Rossella, potete trovare l'originale qui: io l'ho riadattata alla disponibilità del mio frigorifero, omettendo alcuni ingredienti.
E' davvero semplicissima da preparare, perfetta sia se vi imbattete in un pugno di carote dimenticate sul fondo del frigorifero, sia se avete la fortuna di trovare le prime carote della stagione, fresche e tenere. 
Se non amate il gusto piccantino dello zenzero potete tranquillamente ometterlo.  
Per una vellutata ancora più cremosa, potete aggiungere una piccola patata pelata e tagliata a cubetti, oppure guarnire con una cucchiaiata di panna fresca o yogurt bianco, appena prima di servire.
VELLUTATA TIEPIDA DI CAROTE, LENTICCHIE ROSSE E ARANCIA ALLO ZENZERO
Ingredienti per 2:
400 g di carote pulite
100 g di lenticchie rosse decorticate bio
1 cipolla rossa
succo di 1/2 arancia
1 cm di zenzero fresco
paprica dolce in polvere
sale, pepe e olio evo q.b.

1) Pelate le carote e tagliatele a rondelle.
2) Affettate sottilmente una piccola cipolla rossa e fatela appassire con due cucchiai d'olio extravergine d'oliva. Aggiungete le carote e lasciatele insaporire qualche minuto, quindi unite le lenticchie, il succo di mezza arancia, lo zenzero fresco grattugiato e la paprica.
Coprite di acqua calda (o brodo vegetale caldo) e portate a cottura: ci vorranno circa 20-25 minuti perché le carote devono ammorbidirsi per bene.
Al termine della cottura aggiustate di sale.
3) Riducete in purea le verdure con il mixer a immersione, tenendo da parte qualche rondella di carota per la decorazione. Per un sapore più fresco, potete aggiungere a crudo un cucchiaio di succo d'arancia.
4) Servite la vellutata tiepida o fredda, con un giro d'olio extravergine d'oliva e una fetta di pane integrale.

A prestissimo! 
E. <3