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lunedì 16 ottobre 2017

Torta di pere, grano saraceno e cioccolato

Sono tornata.
Un trasloco mi separa dall'ultimo post, e le settimane appena trascorse sono state settimane di assestamento: una nuova casa, nuovi corsi da seguire, nuovi ritmi, ma anche vecchie paure con cui fare i conti.
Settimane alla ricerca dell'equilibrio, come un funambolo sospeso a braccia aperte: è consapevole che solo pochi passi lo separano dalla sicurezza, ma continua a guardare giù, irresistibilmente attratto dal vuoto.
Vorrei potesse esistere la formula perfetta per ogni equilibrio, il giusto tempo da dedicare a ogni cosa, dalle passioni allo studio, le ore di sonno, e perfino il cibo. Come se trovarla bastasse a sistemare ogni cosa una volta per tutte, e ad essere felici.
E quando, incapace di accettare la mia sconfitta, rischio di soffocare nel groviglio della giornata, torno a rifugiarmi qui, come ci si rifugia nella penombra di una cucina piena di libri e barattoli di farina, che profuma di caffè appena fatto e una piccola torta di pere.
Per preparare questa torta sono andata ad occhi chiusi: un sacchettino di pere locali, piccole ma dolcissime, un impasto rustico con le mie farine preferite, e una pioggia di scaglie di cioccolato fondente da lasciar scivolare sul fondo, come un piccolo segreto da scoprire a colazione. 
Potete sostituire le farine con altre a vostra scelta, lasciando invariate le quantità: grano integrale, orzo, avena...
Al posto delle pere potete utilizzare la vostra frutta di stagione preferita: mele selvatiche, per un classico senza tempo, oppure prugne, per chi non vuole ancora arrendersi all'autunno.
Tocco finale, abbondante cannella in polvere: io la metterei ovunque, e il suo profumo rassicurante riesce sempre a farmi sentire a casa ;-))
TORTA DI PERE, GRANO SARACENO E CIOCCOLATO
Ingredienti per una torta da 20 cm:
2 uova piccole
70 g di zucchero di canna + 2 cucchiai per la superficie
60 g di olio di riso
200 g di latte di soia
80 g di farina di grano saraceno
100 g di farina di farro
70 g di cioccolato fondente (per me al 72% di cacao)
3 pere Angelica (350 g circa)
1/2 bustina di lievito per dolci
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
 1 cucchiaio di nocino homemade

1) Rompete le uova in una ciotola insieme allo zucchero di canna e alla vaniglia. Montate energicamente con una frusta finché non sono soffici e spumose. Unite l'olio di riso a filo, continuando a montare.
2) Aggiungete anche le farine setacciate insieme al lievito, alternandole con il latte, poi il nocino.
3) Sbucciate una pera e tagliatela a piccoli tocchetti. Tritate con un coltello il cioccolato fondente e unite anche questi all'impasto, mescolando delicatamente con una spatola.
4) Versate l'impasto in uno stampo da 20 cm, già unto e spolverato di farina.
Decorate la superficie con le 2 pere rimaste, sbucciate e tagliate a spicchi sottili, infine cospargete con 2 cucchiai di zucchero di canna e infornate in forno già caldo a 180°C per 45 minuti.
5) Sfornate e lasciate raffreddare completamente la torta prima di tagliarla.
Un bacio, a presto
E. <3


martedì 25 luglio 2017

Galette di pesche saturnine, mandorle e mirtilli

È ufficialmente iniziata la mia estate, finalmente!! :-P
Mi sembra incredibile essere a casa, in vacanza, finalmente padrona del mio tempo... e non crediate che io sia tipa da starmene tutto il giorno rilassata sul divano, con un buon libro fra le mani! 
Anzi...ho già in testa millemila progetti e desideri (di cui buona parte culinari ;-) ), così tanti che non basterebbero tre estati a realizzarli tutti, ma spero di raccontarvi presto qualcosina qui sul blog.
Purtroppo però, con attrezzatura fotografica, props e ingredienti vari "divisi" tra due case a quasi 200 km di distanza l'una dall'altra, riuscire a fare tutto quello che vorrei è un po' complicato - esempio: mai che abbia quel piattino di quel colore o quell'alzatina nel luogo giusto...
Intanto, per farmi perdonare vi offro la ricetta di una galette preparata qualche tempo fa, sulla falsa riga di quella famosissima con fragole e aceto balsamico della Mari (che è una vera delizia, e parlo per esperienza!).
Sostituendo il burro con l'olio di cocco, sono riuscita a renderla vegana (ma NON meno calorica, attenzione! Pur essendo di origine vegetale, l'olio di cocco contiene soprattutto grassi saturi, paragonabili a quelli del burro dal punto di vista nutrizionale). 
Unica pecca è la difficoltà di lavorazione: l'olio di cocco non lega bene quanto il burro e la brisé cercherà in tutti i modi di farvi impazzire, ma vi assicuro che con moolta pazienza e aiutandovi con pochissima acqua uscirà fuori un dolcino spettacolare ;-) 
Ciò non toglie che, se siete di fretta o non siete nello stato d'animo giusto per un esercizio zen come questo, basterà sostituire l'olio di cocco con la dose indicata di burro e infornerete lo stesso una classica, rassicurante e profumata galette di pesche!
E voi, che progetti avete per la vostra estate? ;-)

GALETTE DI PESCHE SATURNINE, MANDORLE E MIRTILLI

Ingredienti per 1 piccola galette:
100 g di farina di kamut
30 g di farina di amaranto
50 g di farina integrale
1 cucchiaio di zucchero a velo
60 g di olio di cocco fuso (oppure 80 g di burro freddo)
3-4 cucchiai di acqua ghiacciata
1 pizzico di sale

250 g di pesche bianche saturnine (circa 3)
150 g di mirtilli surgelati
1 cucchiaio di miele
1 cucchiaino di estratto di vaniglia

40 g di mandorle con la pelle

1) Sbucciate le pesche, tagliatele a fettine e mettetele in una ciotola con il miele e la vaniglia.
Tritate le mandorle al coltello piuttosto grossolanamente e mettetele da parte.

2) Sul piano da lavoro fate una fontana con le farine, il sale e lo zucchero a velo. Versate al centro l'olio di cocco e iniziate a impastare con una forchetta. 
Aggiungete anche l'acqua poco per volta e finite di impastare, formando una palla più omogenea possibile.
Lasciate riposare la base della galette a temperatura ambiente, coperta con pellicola, per almeno un'ora.

3) Stendete con molta pazienza la pasta brisé tra due fogli di carta forno, cercando di compattare tutte le bricioline.
Formate un disco spesso 3/4 mm.

4) Cospargete la brisé con le mandorle tritate, lasciandone da parte una manciata. Fate attenzione a lasciare un bordo di almeno 4 cm per chiudere la galette.
Sistemate sopra le pesche e i mirtilli, quindi chiudete la galette ripiegando i bordi verso il centro.

5) Infornate in forno già caldo a 180°C per 30-35 minuti: la pasta brisé deve diventare colorita e croccante.

6) Sfornate e cospargete con le mandorle tenute da parte prima di servire la galette: è buonissima sia calda che fredda!

E. <3

giovedì 15 giugno 2017

Torta al cioccolato, ricotta e ciliegie e 2 anni di Pain au Chocolat!

Sembra incredibile, invece è proprio vero... sono già passati due anni da quando, in un pomeriggio d'estate come tanti, ho deciso che era giunto il momento di uscire dalla sicurezza della mia cucina e dare una forma alla mia più grande passione. 
Non mi sono mai posta (o imposta) obiettivi di lungo periodo, preoccupata di numeri, visibilità, pubblico. Mai sforzata di piacere a qualcuno, o preoccupata di risultare simpatica. Mai imposta di cucinare o scrivere qualcosa che non avessi fatto con piacere.
Questo blog è nato ed è rimasto così, ingenuo e spensierato, un luogo senza tempo e incurante delle logiche del mondo.
Qualcosa in cui credere e di cui essere orgogliosa.
Il mio specchio dell'anima, a volte silenzioso per giorni, a volte ciarliero e un po' molesto, sempre curioso e perdutamente innamorato della bellezza.
Mai avrei immaginato di arrivare fin qui: di appassionarmi alla fotografia, di stringere amicizie, di imparare così tanto. 
Ma purtroppo sono fatta così: non riesco mai ad accontentarmi, vorrei sempre il massimo da me stessa e così rischio di non godere di queste piccole soddisfazioni che ogni tanto, diciamocelo, fanno bene al cuore e all'autostima ;-)
Per questo, stavolta vorrei festeggiare insieme a voi con un dolcino semplice, ma buonissimo, per dare il benvenuto all'estate.
La fetta più grande è per Vaniglia, perché senza di lei non avrei mai avuto il coraggio di fare il primo passo e tutto questo non sarebbe mai iniziato.
Una fetta va a mia mamma, silenziosa ma fedele lettrice, nonché instancabile nel lavare e riordinare infinite cucine ridotte a un campo di battaglia.
Una fetta per le mie sorelle, il mio ragazzo e ciascuno dei miei amici, sempre pronti a dispensare critiche e consigli, ma soprattutto ad assaggiare ogni esperimento, indipendentemente dal suo esito.
Una fetta è per ciascuno dei lettori, pochi o tanti che siano, perché il bello di raccontare una storia è che ci sia qualcuno desideroso di ascoltarla.
E se per me non c'è rimasto nulla...poco male! Non vedo l'ora di prepararla di nuovo ;-))
TORTA AL CIOCCOLATO, RICOTTA E CILIEGIE

Ingredienti per un piccolo stampo da 18 cm:
1 uovo
30 g di farina di amaranto
70 g di farina di kamut
20 g di cacao amaro
100 g di zucchero di canna
120 di ciliegie intere
150 g di ricotta fresca
50 g di latte
8 g di lievito per dolci
1 cucchiaino di estratto di vaniglia

1) Lavate e asciugate bene le ciliegie, tagliatele a metà, privatele del nocciolo e lasciatele macerare con un cucchiaio di zucchero di canna, preso dal totale.
2) Sbattete energicamente l'uovo con lo zucchero rimasto e l'estratto di vaniglia. Aggiungete la ricotta setacciata, il latte e amalgamate bene. Infine aggiungete le farine, il cacao e il lievito setacciati.
3) Unite al composto le ciliegie, mescolando delicatamente con una spatola.
4) Versate l'impasto in un piccolo stampo già unto e cosparso di farina e cuocete in forno già caldo a 170°C per 45 minuti circa. 
A presto...io vi aspetto!
E. <3

lunedì 27 marzo 2017

Torta di farro alle fragole, cocco e lemon curd


Buongiorno e buon lunedì... in dolcezza finalmente!
Mi sono accorta con un certo sgomento che da queste parti non si vedeva l'ombra di un dolce dallo sciagurato esperimento dei macarons -e cioè da due mesiii- come se il trauma vissuto avesse scoraggiato la mia vena zuccherina :-P 
Male, anzi malissimo!!! Perciò per rimediare vi propongo subito questa torta di fragole, che ha tutte le carte in regola per dare il benvenuto alla primavera e alle sue primizie ;-)
Non so se succeda anche a voi, ma io appena sento il primo raggiolino di sole vorrei subito il mare e l'afa di agosto, proprio come alla prima gelata di novembre vorrei subito il Natale e tre metri di neve... e così facendo mi perdo tutto il bello delle mezze stagioni (privilegio di noi abitanti della fascia temperata :-P ), il "già e non ancora", la promessa di quello che sarà poi. 
Quest'anno invece ho bisogno di un risveglio lento: di stiracchiarmi per benino, aprire un occhio, guardarmi intorno e, sbadigliando, rimettermi pian pianino "in carreggiata" per affrontare questo secondo tempo che già inizia, e ne promette delle belle! ;-))
Ma torniamo a noi e al nostro dolcetto di inizio settimana.
Inutile dire che è una torta semplice e rustica -una delle mie preferite in questi ultimi tempi- perfetta per il risveglio ma anche per la merenda, e visto che ci siamo anche a fine pasto. Consolida il connubio  fragole/lemon curd (già sperimentato qui), a cui si aggiunge la farina di cocco per rendere il tutto ancora più voluttuoso ;-)
Ormai non riesco quasi più ad utilizzare le farine raffinate, nei dolci come nel pane e nella pasta: stavolta ho scelto la farina di farro perché trovo che nei dolci sia perfetta, versatile e ricca in gusto, un'ottima alternativa anche alla classica farina integrale di grano. 
Provatela e vi assicuro che non rimpiangerete la 00!
Ultima nota: il lemon curd. Io ne avevo un barattolino già pronto, ma se avete voglia potete tranquillamente prepararlo in casa oppure sostituirlo con crema pasticcera o marmellata di fragole, fatta in casa anche quella! 
In cottura scivola sul fondo e crea uno sciroppino delizioso da leccarsi i baffi... ops, le dita ;-)
TORTA DI FARRO ALLE FRAGOLE, COCCO E LEMON CURD
Ingredienti per una torta da 24 cm:
3 uova
140 g di zucchero di canna
150 g di yogurt bianco intero
70 g di olio di semi di arachide
40 g di farina di cocco
160 g di farina di farro integrale
1 bustina di lievito per dolci
1 cucchiaino di estratto di limone homemade (oppure buccia grattugiata di un limone)
1 cucchiaino di estratto di vaniglia homemade (oppure semi di mezza bacca)
5-6 cucchiaini di lemon curd 
300 g di fragole fresche
1 cucchiaio di zucchero di canna

1) Lavate e asciugate delicatamente le fragole, tagliatele a metà e poi a fettine e mettetele da parte.
2) In una ciotola montate le uova con lo zucchero, il limone e la vaniglia finché non sono gonfie e spumose. Aggiungete l'olio a filo e lo yogurt continuando a montare. 
Unite la farina di farro setacciata insieme al lievito e infine la farina di cocco.
3) Versate l'impasto nella teglia unta e infarinata e distribuite il lemon curd a cucchiaiate sulla superficie. In ultimo disponete le fettine di fragole, lasciandole sprofondare un po', e cospargetele con un cucchiaio di zucchero di canna.
4) Infornate in forno già caldo a 175°C per 30-40 minuti. Fate raffreddare la torta e servitela con una spolverata di zucchero a velo.
Con questa ricetta partecipo a "Dolci Dipendenze", il contest di "Cucina che ti passa"
Buona settimana a tutti! ;-)
E. <3

lunedì 9 gennaio 2017

Torta al cioccolato e Earl Grey con frosting allo yogurt greco e mandarini

Oggi è un giorno perfetto per ricominciare. 
Perché il bello di questa vita è che se anche l'ora, il giorno o l'anno precedente sono stati uno schifo, e niente intorno a te e dentro di te è come lo vorresti, c'è sempre una mattina in cui alzarsi e ricominciare.
Punto e a capo, e iniziare da una pagina pulita, bianca, ancora più bianca e pulita da quando è passata a farci visita la neve.
Immaginare nuove vite, nuove case, nuovi viaggi, nuovi inizi. Dimostrare - a se stessi, più che agli altri - che niente è perduto, che si può sempre ripartire da zero e andare più in là.
Ecco, oggi voglio lasciarmi ogni cosa alle spalle - stanchezza, giornate grigie, vicoli ciechi - e ricominciare. Ricomincio da me, e dalle cose per cui vale la pena alzarsi ogni mattina. Ricomincio con una torta, semplice e fresca come vorrei fossero le mie giornate, che altro non è che la torta del mio compleanno.
Perché dovete sapere che il bello, o il brutto, della "foodblogger" (oltre al fatto che nessuno capisca mai cosa significhi), è che a nessuno verrà mai in mente di preparare qualcosa per te, di farti trovare una torta di mele per consolarti dopo una giornata tremenda, o una pila di pancakes fumanti al tuo risveglio... 
Ecco, bravi, non ci provate nemmeno, perché lo sapete che tanto avrò sempre qualcosa da ridire sulla cottura, sugli ingredienti o sull'aspetto! 
E poi, dopo tutto, in un compleanno un po' sfigato alla fine dell'anno, a cavallo tra due feste e sommerso da dolci di ogni tipo, è stata una piccola oasi di pace potermi preparare qualcosa di tutto mio, semplice come piace a me, senza preoccuparmi di dover accontentare qualcuno. 

Non servono grandi presentazioni a questa torta. Posso solo dirvi che l'idea mi è venuta scartando il primo cioccolatino di questo Natale: cioccolato e tè Earl Grey, una sinfonia incredibile di sapori che non sono riuscita a dimenticare.
Vestire un po' a festa la torta è stato un attimo: un frosting allo yogurt greco e mascarpone, che avevo visto da Rossella qui e che mi era rimasto in testa, aspettando il momento giusto per entrare in scena. 
Per finire, la presenza appena accennata del mandarino, perché gli agrumi profumano di inverno e di sole allo stesso tempo, e in questo momento ho bisogno di tutte e due le cose.
Vi abbraccio e vi auguro il meglio per questo anno che comincia: che sia pieno di sogni e di dolcezza! ;-)



TORTA AL CIOCCOLATO E EARL GREY CON FROSTING ALLO YOGURT GRECO E MANDARINI
Ingredienti per uno stampo da 20 cm:
2 uova
130 g di zucchero di canna
80 g di cioccolato fondente 
140 g di farina 00
20 g di cacao amaro
170 g di latte
40 g di olio di riso
1 bustina di lievito per dolci
5 bustine di Earl Grey (tè nero al bergamotto)

Per il frosting allo yogurt greco:
100 g di mascarpone
170 g di yogurt greco
40 g di zucchero a velo
buccia grattugiata di un mandarino

1 mandarino
3 cucchiai di zucchero di canna
4 cucchiai d'acqua

1) La torta. Sciogliete a bagnomaria il cioccolato tritato.
Scaldate il latte fino a sfiorare il bollore e mettetevi in infusione 3 bustine di tè per 5 minuti.

2) Sbattete le uova con lo zucchero di canna finché non sono chiare e spumose, quindi aggiungete l'olio a filo, il cioccolato sciolto e tiepido e mescolate bene.

3) Setacciate insieme la farina, il cacao, il lievito e il contenuto delle 2 bustine di tè rimaste. Aggiungete gli ingredienti secchi al composto di uova, alternandoli con il latte e amalgamate bene il tutto.

4) Versate l'impasto in una teglia da 20 cm di diametro unta e infarinata e cuocete in forno già caldo a 180°C per 30-35 minuti.
Sfornate la torta e lasciatela raffreddare completamente.

5) Il frosting. Lavorate il mascarpone con una frusta fino a renderlo cremoso. Unite lo zucchero a velo, lo yogurt greco e la buccia grattugiata del mandarino e continuate a mescolare finché non otterrete una crema liscia e consistente.
Conservate il frosting in frigorifero fino al momento di farcire la torta.

6) I mandarini caramellati. Tagliate il mandarino a fette trasversali (spesse circa mezzo cm) e fatele caramellare per una decina di minuti con l'acqua e lo zucchero di canna.

7) Infine spalmate il frosting sulla torta, decorate a piacere con le fette di mandarino caramellate e servite immediatamente.
La torta si conserva in frigo per 2-3 giorni.

Buon inizio a tutti!
E. <3

sabato 6 agosto 2016

Torta rustica di pesche, orzo e mandorle

Rieccomi qua! :-))
No, non sono scomparsa, o tantomeno in viaggio verso un Paese lontano... niente del genere, solo la combinazione letale caldo+stanchezza cronica che mi tiene incollata al divano con la testa fra le nuvole.
Ma come?? Ti sei tanto lamentata dello studio, che non avevi tempo nemmeno di cucinare un uovo al tegamino e adesso, che hai tempo in abbondanza da poter pubblicare almeno un post al giorno, ti lamenti della stanchezza? 
Che ci volete fare, "Lu non fa gnente stracca!", recita un detto popolare marchigiano. ;-)
Non che non cucini in questi giorni, anzi! Sto recuperando tutto il tempo perso quest'inverno: sforno pizze, torte e meringhe, mi metto a friggere come se niente fosse e chisseneimporta se sono 40 gradi in casa! 
Spesso i miei dolci vengono regalati, ma qualche volta mi viene voglia di preparare qualcosa solo per me, una dolcino per dare una marcia in più alla giornata...anche se poi ovviamente mi piace condividerlo ;-)
Gironzolo in cucina, scelgo gli ingredienti senza pensarci troppo e mescolo canticchiando, aggiungo un goccio di latte e una manciata di frutta secca, finché non mi sembra di aver raggiunto la giusta consistenza. Magari mi dimentico il lievito, oppure scelgo all'ultimo secondo di cambiare teglia. E la cosa più bella, alla fine, è potersi leccare le dita, perché so che tanto nessuno se ne avrà a male. 
E così è stato per questa torta rustica alle pesche: una piccola dose di felicità quotidiana, nascosta in una fetta rustica e briciolosa, ma anche dolce e profumata...
Stavolta sono partita da questa ricetta, adocchiata alcune estati fa ma mai sperimentata, salvo poi stravolgere totalmente gli ingredienti.
E voi, quale coccola vi concedete per iniziare la giornata? ;-))

TORTA RUSTICA DI PESCHE, ORZO E MANDORLE

Ingredienti per una torta da 20 cm (ricetta originale qui)
80 g di mandorle con la pellicina
2 uova
160 g di zucchero
170 g di farina d'orzo (io Azienda Agricola Monte Gemmo)
60 g di olio extravergine d'oliva delicato
130 g di yogurt bianco non zuccherato
50 g di uvetta
1 cucchiaio di farina di cocco
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 cucchiaino di pasta di arance homemade
1 cucchiaio di Amaretto di Saronno
1 bustina di lievito per dolci
1 pesca
zucchero e cannella per la superficie

1) Tritate finemente le mandorle. Mettete a bagno l'uvetta in acqua tiepida.

2) Sbattete le uova con lo zucchero e gli aromi finché non sono gonfie, spumose e di colore chiaro. Aggiungete l'olio a filo e lo yogurt e mescolate. Infine aggiungete la farina di cocco, di mandorle e quella di orzo setacciata, il lievito e l'uvetta strizzata e asciugata. Mescolate delicatamente il tutto.

3) Versate l'impasto in una teglia di 20 cm di diametro e decorate la superficie con la pesca tagliata a fettine. Cospargete la torta con zucchero e cannella mescolati insieme e infornate a 170°C per 45 minuti circa (come sempre fate la prova stecchino.). 
Fate raffreddare bene e servite la torta rustica di pesche cosparsa di zucchero a velo.

NOTE:
Potete aggiungere all'impasto anche una pesca tagliata a fettine.


Un bacio, E. <3

lunedì 13 giugno 2016

Torta di pangrattato al cioccolato, caffè e amaretti

Era un bel pezzo che volevo postare la ricetta di questa tortina: a mia discolpa posso solo citare lo studio matto e disperatissimo che impera in questi giorni, limitando - che disgrazia! - le mie velleità culinarie. 
Ma per fortuna - o sfortuna, dipende dai punti di vista :P - il tempo ci assiste e dopotutto non è poi così traumatico studiare se fuori piove un giorno sì e l'altro pure e se le maniche corte, le infradito e le creme solari sono di là da venire! ;-)
E se invece di gelati e granite mi tocca ripiegare su tè e tisane bollenti, ben venga: non ci facciamo mancare neanche un dolcino da inzupparci dentro!! ;-)
Questa torta è nata come "torta del riciclo", vale a dire che un bel giorno ho deciso di fare le pulizie di primavera anche nella credenza e tutti i vari rimasugli dell'inverno hanno avuto nuova vita in una torta umida, ricca e profumata, che non dimenticherò tanto facilmente.
Perfetta da inzuppare nel latte o nel tè, ma anche per ricaricare le energie nelle pause tra un brano e l'altro! ;-)
TORTA DI PANGRATTATO AL CIOCCOLATO, CAFFÈ E AMARETTI
Ingredienti per una torta da 20 cm:

120 g di pane grattugiato
50 g di farina di nocciole
50 g di amaretti
50 g di olio extravergine d'oliva delicato
2 uova
110 g di zucchero
2 cucchiai di cacao amaro
70 g di cioccolato al latte
1/2 bicchiere di latte
1/2 bicchiere di caffè espresso (o solubile molto concentrato)
1 tazzina di vin santo (o altro liquore)
1 cucchiaino di estratto di vaniglia homemade
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
1 bustina di lievito per dolci

1) Tritate finemente il cioccolato e gli amaretti.
2) In una ciotola mescolate il pangrattato, gli amaretti, la farina di nocciole, il cacao, la cannella e il lievito.
3) A parte montate le uova con lo zucchero e la vaniglia; quando sono gonfie e spumose aggiungete l'olio, il vin santo e il caffè freddo e mescolate per bene.
4) Versate gli ingredienti liquidi in quelli secchi e mescolate per amalgamare il tutto. Aggiungete il latte per ammorbidire il composto (regolatevi in base al vostro impasto, potrebbe non essere necessaria tutta la dose indicata).
5) Infine aggiungete il cioccolato tritato e versate l'impasto in uno stampo unto e infarinato da 20 cm. Cuocete in forno già caldo a 180°C per circa 45 minuti (fate la prova stecchino).
Gustate la torta ben fredda e spolverata di 
zucchero a velo.



Io corro a studiare, e voi? ;-)
E.  <3

venerdì 10 giugno 2016

Torta mousse al cioccolato e lamponi... e un anno di Pain au Chocolat!

Mi sembra ieri quando, ancora titubante, facevo il mio ingresso nella blogsfera.
E invece, ridendo e scherzando, oggi Pain au Chocolat spegne la sua prima candelina! ;-)
Un'idea che è nata e cresciuta piano piano nella mia testa, insieme alla passione per la cucina, fino a diventare realtà. Ricetta dopo ricetta, queste pagine si sono popolate di colori e profumi, raggiungendo persone vicine e lontane, come mai avrei potuto immaginare il 10 giugno di un anno fa. Davvero!!
E mi piace pensare che, oltre a quei dieci fedelissimi lettori, ce ne siano tanti altri che inciampano per caso in queste pagine, sorridono alle mie parole maldestre, si fermano, incuriositi da una foto, ma rimangono in silenzio. 
È anche per loro che ogni giorno penso, cucino, scrivo.
 Per festeggiare vi offro una fetta di questa Torta mousse al cioccolato e lamponi, preparata qualche tempo fa per festeggiare un altro giorno importante: sei mesi accanto a una persona meravigliosa, che poi è il proprietario delle mani nella foto qua sopra.
Chi mi conosce bene, ormai sa che non è proprio il tipo di torta che preferisco...ma vi giuro che mi sono divertita da morire a prepararla, e poi non è elegantissima? ;-)  
Eccola qua, insomma, e... mi concedete? Ad maiora!
TORTA MOUSSE AL CIOCCOLATO E LAMPONI (tratta da qui
Ingredienti per una torta da 22 cm
Per la pasta biscuit:
3 uova
75 g di cioccolato fondente 
40 g di zucchero 
10 g di amido di mais 
10 g di cacao amaro

Per la mousse al cioccolato:
150 g di cioccolato fondente 
150 ml di latte 
300 g di panna fresca 
40 g di zucchero
6 g di gelatina in fogli (3 fogli)

Per decorare:
125 g di lamponi freschi
panna fresca montata

1) Pasta biscuit. 
Sciogliete il cioccolato a bagnomaria.
Montate a lungo i tuorli con lo zucchero, aggiungete il cioccolato fuso e il cacao setacciato con l'amido di mais. Montate gli albumi a neve fermissima e aggiungeteli a più riprese, mescolando molto delicatamente dal basso verso l'alto.
Versate il composto in una teglia apribile o anello da 22 cm e cuocete in forno già caldo a 180° per 15 minuti.
Sfornate il biscuit e fatelo raffreddare. Sistematelo in un anello di acciaio da 22 cm ricoperto di acetato o carta forno.

2) Mousse al cioccolato.
Ammollate la gelatina in acqua fredda. Sciogliete il cioccolato a bagnomaria.
Scaldate il latte, scioglietevi lo zucchero e poi la gelatina strizzata. Versate il latte in 3 volte sopra al cioccolato, mescolando bene ogni volta. Montate la panna non troppo soda e incorporatela al composto di cioccolato.
Versate la mousse sul biscuit e ponete in frigo a rassodare per almeno due ore.
Passate in freezer per almeno una mezz'oretta prima di sformare la torta e decorarla con panna montata e lamponi a piacere.























Grazie a tutti voi...
Un abbraccio grandissimo!!
E. <3

giovedì 12 novembre 2015

Torta al cioccolato, castagne e olio d'oliva con pere caramellate al cardamomo

Non è che non lo sapessi; non è che non ci avessi già pensato e rimuginato sopra... è che sembra essere accaduto tutto troppo in fretta. 
Nonostante siano passati due mesi, non mi sono ancora abituata a una casa così vuota, così spoglia, così silenziosa. 
Non riesco ad abituarmi agli armadi vuoti, alle scarpe allineate che prendono la polvere, all'appendiabiti troppo spoglio, ai tre posti a tavola...ma soprattutto a quell'odore estraneo di pulito e a quell'ordine innaturale che regna quando socchiudo la porta della loro camera.
Eh già, dopo aver avuto due sorelle in giro per casa per tanto tempo, è dura abituarsi tutto a un tratto a non averne nessuna
C'è la più grande, che è stata la prima in tutto; che è sempre impegnata e dice di non avere mai tempo, ma poi si arrende e invece di studiare mi porta a raccogliere le more in campagna. 
A volte è lunatica e basta un niente per farla arrabbiare, ma poi è la prima a venire a chiederti scusa. Lei è quella creativa, che sa fare tutto e non gli sfugge nulla, che va per la sua strada e se ne infischia di quello che pensa la gente. Lei è quella che critica tutto senza avere paura, e che quando cucino io mi chiede sempre se ci ho messo il sale. 
A volte mi sento stupida accanto a lei, e leggo e rileggo mille volte i post perché so già che lei ci troverà diecimila errori di grammatica...
Conoscendoti a questo punto mi avrai già mandato un centinaio di messaggi, scrivendomi che tutte queste smancerie me le potevo anche risparmiare, che le foto sì, sono carine, ma... "sei sicura che il cioccolato e il cardamomo stiano bene insieme???"
E poi c'è la seconda, anche se tutti la scambiano sempre per la terza, quella con gli occhi chiari e il sorriso di mamma. 
Lei è quella che ha sempre avuto idee chiare e coraggio da vendere, è la più sportiva, la più determinata. È quella che non piange mai e se lo fa c'è sempre un motivo, ma se inizia a ridere è capace di farlo per ore, e con le lacrime agli occhi.
Lei è quella pratica, che mi guarda con sufficienza quando faccio le foto a un cesto di frutta, o mi emoziono per una zucca arancione, però poi è sempre la prima a chiedermi se la torta è cotta o se è avanzata un po' di crema. A lei puoi dire di tutto e non ti prenderà mai per scema, e se vuoi un consiglio o una parola gentile non devi fare altro che chiedere.
È proprio a loro che non posso fare a meno di pensare quando ascolto questa canzone, canticchiata insieme tante volte, senza capire che parlava di noi.


Mia sorella mi assomiglia e io lo so che cosa prova 
perché mia sorella in questo mondo non si trova. 
Vuole avere ragione, vuole vincere lei, vuole essere sicura 
perché mia sorella è forte solamente quando ha paura.
[...]
Mia sorella parla, parla e non fa dire una parola, 
ride solo per dispetto e solo il pianto la consola...

Mia sorella che mi tira le parole le ciabatte,
ma poi vuole ancora il bacio della buonanotte...

E allora mi piace immaginarle in una di queste mattine grigie, alle prese con le strade piene di biciclette o con una lezione particolarmente noiosa, di ritorno dagli allenamenti o semplicemente assonnate, davanti al tavolo della colazione: tirano fuori furtive un pacchetto di carta marrone, infilano dentro la mano e trovano questa tortina che sorride loro complice. 
La squadrano per un attimo, prima di tagliare la prima fetta. Poi la annusano, incuriosite, o forse la addentano senza esitazione: e mentre le pere, avvolte morbidamente dal cioccolato, si sciolgono in bocca, forse ripensano alle nostre colazioni di qualche mese fa, alle chiacchiere pigre e ai progetti per la giornata, e all'immancabile dolcetto che ogni settimana faceva capolino dalla cucina...
E anche io penso a voi, ogni mattina, e per ingannare il tempo nell'attesa di avervi qui tutte come una volta, ho sfornato qualcosa che mi faccia compagnia... :-)

Cioccolato per Lucia, semplicemente, perché lei con i dolci è una di poche pretese.
Castagne per Silvia, perché se riesci a aprire quel guscio duro e spinoso è dolce, anche se non lo ametterebbe mai ;-)
E infine, pere e cardamomo per me, perché un ingrediente solo non mi basta e cerco sempre di fare le cose complicate, ma poi mi innamoro di quelle semplici. 
Eccola qua... non lasciatevi spaventare dal titolo e prendetene pure una fetta... io vi aspetto! <3 <3

Ma mia sorella è mia...e un giorno si innamorerà,
io dopo con chi litigo e chi mi mancherà?


TORTA AL CIOCCOLATO, CASTAGNE E OLIO D'OLIVA CON PERE CARAMELLATE AL CARDAMOMO

Ingredienti per uno stampo da 18-20 cm:
2 uova
100 g di zucchero di canna
80 g di farina di castagne
150 g di farina 00
1 cucchiaio colmo di cacao amaro
100 g di cioccolato fondente 
60 g di olio extravergine d'oliva delicato
150 ml di latte
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
4 capsule di cardamomo
1 bustina di lievito per dolci
1-2 pere angelica 


1) Sciogliete il cioccolato a bagnomaria. Aggiungete l'olio d'oliva, mescolate bene e lasciate intiepidire.
Aprite le capsule di cardamomo e pestate i semini nel mortaio fino a ridurli in polvere.
2) Montate le uova con lo zucchero, aggiungete la vaniglia, il cardamomo, il cioccolato fuso e mescolate.
3) Setacciate le due farine insieme al lievito e al cacao e unitele a poco a poco all'impasto, alternandole al latte.
4) Versate l'impasto in uno stampo unto e infarinato e decorate la superficie con le pere sbucciate e tagliate a fettine.
5) Infornate a 180°C per 50 minuti circa (se usate uno stampo da 18 cm serviranno anche 60 min, fate comunque la prova stecchino).
Sfornate e lasciate raffreddare completamente prima di tagliare a fette.

Per le pere caramellate:
2 pere angelica 
1 cucchiaio di zucchero di canna
3 capsule di cardamomo
2 cucchiai di liquore a piacere (amaretto, rum... Io ho usato questo liquore speziato all'arancia) 

1) Sbucciate e tagliate a spicchi le pere. Pestate nel mortaio i semini del cardamomo.

2) In una padellina fate sciogliere lo zucchero con il liquore e il cardamomo; aggiungete le pere e fatele caramellare per una decina di minuti a fuoco dolce, mescolando spesso delicatamente.

3) Servite la torta a temperatura ambiente con le pere calde calde. Una delizia!! ;-)

Con questa ricetta partecipo al contest di Ricami di Pastafrolla“Il tuo piatto Rock”